Fiducia dei cittadini. Istat vede rosa. Federconsumatori attacca, famiglie allo stremo

ROMA – L’Istat diffonde dati ottimistici sullo stato della fiducia dei consumatori nel nostro Paese, vista in netto rialzo sui massimi da gennaio. Non ci  stanno le associazioni dei consumatori che sollevano una serie di dubbi sull’attendibilità di questa misurazione. 

Vale la pena di precisare che l’indice è elaborato sulla base di alcune domande, nove per la precisione, che vengono  somministrate ad un campione della popolazione e che sono ritenute idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori. I risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati tramite media aritmetica semplice, indicizzati con base 2005 e destagionalizzati.L’indice quindi non è una misura precisa, non è una altezza o un peso o una quantità di denaro e va trattato di conseguenza.

I numeri resi noti dall’Istituto subito contestati

Secondo l’Istat nel mese di maggio l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta, ed è la terza volta consecutiva,  a 106,3 da 105,5 del mese precedente. A trainare l’aumento è il dato relativo alla componente economica che va a 118,1 da 115,3 mentre quella personale cresce a 102,0 da 100,6 del mese precedente. Anche l’ indice riferito al clima corrente aumenta a 104,6 da 101,6 mentre cala leggermente quello relativo alla componente futura.Riguardo alla situazione economica del Paese i giudizi sulle condizioni attuali migliorano (il saldo passa a -82 da -95), per le attese si rileva un peggioramento (il saldo passa a 11 da 14). Il saldo delle attese sulla disoccupazione è in diminuzione (a 42 da 44 del precedente mese).A livello territoriale, sempre secondo Istat, il clima di fiducia aumenta in tutte le ripartizioni fatta eccezione per il Mezzogiorno.

Federconsumatori : sempre in caduta il potere d’acquisto delle famiglie

Durissima la Federconsumatori che in una nota attacca frontalmente l’Istat. Per l’associazione di consumatori “Ancora una volta risulta estremamente difficile credere che tali dati siano stati raccolti in Italia, dove i bilanci delle famiglie sono ridotti ormai allo stremo.” Secondo quanto dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti le famiglie italiane “da anni ormai devono fare i conti con un’inarrestabile caduta del proprio potere di acquisto (secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori è diminuito di oltre il -13,4% dal 2008 ad oggi).Un calo che ha portato le famiglie a ridurre sempre di più i propri consumi (-8,1% solo nel biennio 2012-2013) e che prospetta anche nel 2014 ulteriori cali ( soprattutto e gravissimi quelli relativi ai prodotti alimentari), oltre  a modificare in maniera spesso radicale le proprie abitudini, rinunciando o comunque tagliando pesantemente il budget delle vacanze e ricorrendo sempre meno al credito al consumo.

 I soleggiati lidi delle Bahamas

 

La Federconsumatori invita quindi il Governo ad azioni immediate “avviando un rilancio del potere di acquisto attraverso la ripresa dell’occupazione, specialmente quella giovanile, che ha ormai raggiunto livelli inaccettabili.”Da incorniciare la conclusione della nota con il rinnovato “invito all’Istat di abbandonare i soleggiati lidi delle Bahamas e di tornare ad effettuare le proprie rilevazioni entro i confini nazionali”

  

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