Consumi, ma quale ripresa. Crollo impressionante dal 2008

ROMA – Sulla scia di alcuni segnali incoraggianti si parla, oggi, di mini-ripresa dei consumi.

Non vorremmo che, seppure moderati, annunci simili contribuissero a sfalsare la realtà.Il fatto che le famiglie abbiano incrementato del +0,2% i consumi nel settore alimentare non è certo un fattore in grado di “trainare la ripresa”.Inoltre si tratta di una percentuale irrisoria se si pensa che, dal 2008 al 2014, secondo il monitoraggio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, i consumi alimentari delle famiglie hanno subito una contrazione del -11,6%.

Chiediamo, quindi, prudenza. Ma soprattutto chiediamo al Governo di introdurre nella politica economica provvedimenti che siano in grado di realizzare una concreta, stabile e duratura ripresa. La priorità in tal senso è il rilancio dell’occupazione, attraverso un Piano Straordinario per il Lavoro che preveda:

– il rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico;

– la modernizzazione delle infrastrutture;

– la messa in sicurezza degli edifici pubblici;

– la realizzazione di un piano dettagliato per incentivare il turismo.

Un piano che non si limiterà a restituire prospettive e redditi a chi non trova un’occupazione, ma agirà positivamente in maniera complessiva sull’andamento della domanda interna, dal momento che, alleggerendo gli oneri a carico di genitori e pensionati (attualmente unico sostegno per giovani e no senza lavoro), sarà possibile rimettere in moto l’intero sistema economico.

 

Dal 2008 al 2014

Alimentazione

-11,60%

Salute

-23,10%

Abbigliamento e calzature

-26,90%

Arredamento ed elettrodomestici

-20,20%

Cultura e tempo libero

-14,20%

 

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