Lavoro: Cipolletta, Italia, Paese delle raccomandazioni

TRENTO –  “L’Italia resta il Paese delle raccomandazioni, mentre nei Paesi anglosassoni c’è la referenza e, se chi fa da referente sbaglia per tre volte nel garantire una persona, non viene più preso in considerazione. Da noi invece vige la raccomandazione quasi paternalista, ‘dai è giovane, è bravo, dagli una mano’.

A dirlo al Festival dell’economia a Trento è stato il presidente dell’Università di Trento, Innocenzo Cipolletta intervenendo all’incontro ‘Cultura in movimento: sviluppo economico e mobilità sociale’.

Cipolletta ha sottolineato quanto sia fondamentale accorciare i tempi per passare dalla scuola al lavoro, affinché la cultura e l’istruzione siano leve di sviluppo economico. “Dobbiamo trasformare le raccomandazioni in referenze – ha osservato Cipolletta – per conferire il valore giusto e importante alla formazione. Anche le nostre imprese pagano poco le professionalità competenti, quando viene assunto un laureato si pensa sia un lavoratore alle prime armi che va formato”. “Cerchiamo  – ha concluso – di restituire valore e dignità a chi ha studiato nel mondo del lavoro”. 

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