Fp Cgil: rilanciare camere di commercio, 2.500 posti a rischio

ROMA – “Rilanciare il sistema camerale, coinvolgendo in questo processo sindacato e lavoratori, contro un’operazione di riorganizzazione portata avanti dal governo che in realtà nasconde l’ennesima misura di centralizzazione e che si riduce in un’operazione di tagli alle risorse, con effetti inevitabili sui servizi e sui lavoratori, mettendo così a rischio oltre 2.500 posti di lavoro”.

Lo ha affermato il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, nel corso del suo intervento all’iniziativa promossa dalla categoria del lavoro pubblico della Cgil Camere di Commercio.Contro un’operazione “inaccettabile” messa in campo dal governo sul sistema camerale, nonostante i passi in avanti fatti in questi mesi, nel provvedimento sulla Pa che porta la firma del ministro Marianna Madia, “la Fp Cgil promuove un sostanziale rilancio di istituzioni, come lo sono le Camere di commercio, che per loro natura sono fortemente collegate al territorio di riferimento. Vogliamo – ha spiegato Dettori – ribaltare il ragionamento che muove il governo nella sua riforma e ripartire dalla ridefinizione del ruolo delle Camere di commercio sul territorio con l’attribuzione di funzioni esclusive e, oppure, per delega che consentirebbe di realizzare e massimizzare concretamente la semplificazione della burocrazia e l’eliminazione delle duplicazioni di funzioni e competenze”.

Da qui, la numero uno della Fp Cgil ha avanzato una serie di proposte specifiche di riforma del sistema camerale che rafforzi le funzioni di sostegno al sistema imprenditoriale, garantisca la qualità dei servizi offerti e valorizzi le professionalità dei lavoratori del settore.”C’è l’esigenza – ha detto Dettori – di un forte coinvolgimento del sindacato nel processo di riorganizzazione dei servizi in funzione della valorizzazione migliore delle professionalità che il personale esprime. Serve un forte investimento sulla formazione e sulla riqualificazione di cui l’intero sistema deve farsi carico anche con progetti mirati. La situazione di insicurezza che stanno vivendo migliaia di lavoratori e lavoratrici in tutta Italia fa male oltre anche ai diretti interessati anche al sistema”. Per Dettori quindi: “Basta annunci sulla salvaguardia dei posti di lavoro, serve investire sul lavoro di chi ogni giorno nelle Camere, nelle Unioni regionali, nelle aziende del sistema o dentro Unioncamere garantisce servizi eccellenti per tutto il tessuto di imprese del nostro paese”.

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