La protesta degli esodati a Montecitorio. Incognita pensioni

ROMA – “Esodati, non salvaguardati”. E” la scritta che campeggia sulle magliette di alcuni dei manifestanti dei comitati degli esodati che, armati di fischietti e campanacci, questa mattina si sono riuniti in piazza Montecitorio per sollecitare governo e Parlamento ad approvare il settimo provvedimento di salvaguardia che copra le circa 50mila persone rimaste fuori dai precedenti interventi legislativi.

“Su 170mila lavoratori, solo 114mila sono le posizioni certificate dall”Inps. Le persone che attualmente stanno ricevendo una pensione sono 78mila. Le domande non accolte ammontano a 50mila, e 7mila sono quelle ancora giacenti”, spiega Claudio Ardizio, coordinatore nazionale del comitato degli esodati, citando gli ultimi dati Inps sulle operazioni di salvaguardia al 13 luglio 2015. “Il ddl presentato dal leghista Massimiliano Fedriga  mira a sanare questa situazione”, prosegue. “Resteremo in piazza fino alle 13, poi ci recheremo al ministero del Lavoro. Domani – conclude Ardizio – incontreremo il consigliere del Presidente Mattarella, Giancarlo Montedoro. Il 28 luglio invece saremo ricevuti dal direttore generale dell”Inps, Antonello Crudo”.

Intanto è scontro anche sul fronte pensioni. “Poletti ha appena detto che rivedrà le pensioni durante la legge di stabilità, peccato che il ministro del lavoro sia stato smentito dal premier. Renzi ha infatti detto che le pensioni non si toccheranno fino al 2018. Vorremmo sapere chi dei due mente e ricordiamo loro che i pensionati meritano delle garanzie precise dopo lo scempio fatto dalla legge Fornero”, ha detto il deputato leghista Roberto Simonetti, componente della commissione Lavoro. “Noi la nostra proposta l’abbiamo fatta e presentata da mesi, la quota 100, un minimo di 35 anni di contributi o, in alternativa, 58 anni di età anagrafica. Il governo deve svegliarsi, invece di promettere mirabolanti e irrealizzabili tagli delle tasse si ponga una priorità – conclude Simonetti – trovi le risorse per rendere il maltolto ai pensionati”.

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