Inflazione: segnali deboli. Molte grandi città in deflazione

Ora più che mai è necessario agire per una vera ripresa

ROMA – Segnali deboli, a tratti preoccupanti, provengono dal tasso di inflazione. Il tasso rimane fermo al +0,1%, ma registra una frenata del -0,4% su base mensile. Si tratta infatti del valore più basso da maggio scorso. Addirittura 11 tra le maggiori città italiane sono in deflazione a novembre. Un andamento che conferma l’incertezza e l’instabilità della situazione economica, che è ancora a rischio di ricadute.

La ripresa non è stabile come qualcuno vorrebbe farci credere. Lo sosteniamo da tempo. Questi dati forniscono semplicemente l’ennesima conferma. Per questo è sempre più urgente che il Governo corra ai ripari, avviando misure concrete tese a favorire una vera, stabile e duratura ripresa del sistema economico. Ripresa che passa attraverso il rilancio della domanda interna e la redistribuzione dei redditi, con la creazione di nuove opportunità di lavoro. Nel dettaglio è fondamentale intervenire sull’occupazione, creando nuova domanda attraverso un serio piano di investimenti per lo sviluppo, tecnologico, la ricerca, la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Sono queste le linee di intervento che devono essere previste dalla Legge di Stabilità.

È il momento di dare risposte ai cittadini e restituire loro prospettive e fiducia, le stesse che hanno perso in questi anni, a furia di calo del proprio potere di acquisto (-13,4% dal 2008) e aumento delle rinunce (-11% i consumi nel settore alimentare dal 2008).

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