Per la BCE l’Eurozona non è ancora al sicuro

ROMA – Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel corso della conferenza stampa al termine del consiglio direttivo dell’Istituto, ha dato indicazioni precise su quanto prevede per i cittadini europei nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda l’uscita dalla crisi secondo Trichet “La ripresa globale proseguira’ e avra’ un impatto positivo sulla domanda di esportazioni dell’area euro”.

In Eurozona invece la crescita del Pil resterà “trainata dall’export e dalla domanda delle famiglie sostenute dall’allentamento monetario in corso” che tradotto in corsivo e con un pizzico di malizia potrebbe significare che le produzioni europee sopravvivranno grazie all’esportazione e, grazie ai bassi tassi di interesse, all’indebitamento delle famiglie per mantenere l’attuale tenore di vita.
Per quanto riguarda le pressioni inflazionistiche sul medio periodo esse saranno “contenute” e la stabilita’ dei prezzi sara’ mantenuta sul medio periodo, “tutelando il potere di acquisto delle famiglie” anche se JCT non ha nascosto che la dinamica dei prezzi viene vista comunque al rialzo, trainata dal previsto rialzo dei prezzi dei prodotti energetici.
Per quanto riguarda la stretta sui bilanci pubblici dopo aver plaudito alla contestatissima riforma pensionistica francese che, ovviamente, “era assolutamente necessaria” Trichet riporta che “Il Consiglio è preoccupato del fatto che non ci sarebbe sufficiente automatismo sull’attuazione della vigilanza nelle politiche di bilancio  e sul fatto che non è stata specificata una regola sulla riduzione dei debiti pubblici”
E sembrerebbe un velato richiamo all’Italia la frase in cui Trichet afferma che il nuovo sistema di vigilanza tra pari “dovrebbe concentrarsi sui paesi dell’area euro che hanno subito protratte perdite di competitività e ampi disavanzi di partite correnti”.

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