Conto deposito a rendimento elevato: quale scegliere

ROMA – La diffusione dei conti deposito sia liberi sia vincolati è sempre più evidente al giorno d’oggi. A cosa è dovuto questo successo?

Prima di tutto all’incertezza di molti prodotti azionari e, in secondo luogo, alla scelta d’investire a breve termine tutelando i propri risparmi dall’innalzamento dei tassi d’interesse. Per questo si tende spesso a cercare un conto deposito a rendimento elevato passando in rassegna diversi piani legati ad altrettanti istituti di credito.

Conto deposito: le regole del vincolo

Quando si tratta di scegliere il conto deposito a rendimento elevato è bene avere le idee chiare sulle regole dei vincoli. Il conto deposito vincolato è un prodotto bancario che consente di immobilizzare determinate somme per un tempo minimo generalmente pari a 3 mesi.

Il vincolo massimo si aggira invece tra i 12 e i 24 mesi. Le somme depositate sono soggette alla maturazione di un tasso d’interesse a capitalizzaizione periodica.

Miglior conto deposito vincolato: il panorama 2016

L’offerta più allettante è disposta da Banca Ifis, con il prodotto “Rendimax First, interessi anticipati”. Se immaginiamo un deposito di 30.000 euro per un anno, il guadagno netto è di 321,90 euro. Il tasso lordo è quindi dell’1,45%, con un tasso fisso a 1,08 (che diventa 0,56 una volta entrati a regime).

Non sono previste spese aggiuntive, né di bollo né di altro genere. Tra i punti di forza spicca sicuramente la possibilità di ricevere gli interessi in anticipo, ancora prima che il termine si esaurisca. Proprio per quanto riguarda le scadenze, inoltre, la scelta concessa ai sottoscrittori è molto ampia.

La seconda “miglior offerta conto deposito vincolato 2016” proviene da Nuova Banca delle Marche e prende il nome di “Deposito sicuro, linea rendimento”. Ipotizzando un deposito simile (30.000 euro, non svincolabile, a 12 mesi) il guadagno netto è di 320,09 euro. Il tasso lordo è dell’1,95%, mentre quello effettivo è dell’1,07% (a regime, 0,17).

E’ previsto il pagamento del bollo, che equivale a 59,84 euro. Il punto di forza risiede nella possibilità di usufruire di una finestra temporale nel quale il conto si compore come se fosse libero (di fatto, tre mesi su dodici).

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