Caos sulle Borse: la Bce azzera i tassi e rilancia QE

ROMA – Mercati finanziari in forte rialzo dopo le parole di Mario Draghi. Il presidente della Bce, nell’attesa conferenza stampa, ha dichiarato che il board della Banca ha deciso di aumentare il quantitative easing, ossia il piano di acquisto di titoli, a 80 miliardi di euro al mese con la possibilità di acquistare (questa un’altra novità assoluta) anche titoli di società non finanziarie. Inoltre sono stati diminuiti nuovamente i tassi di interesse portandoli al minimo storico. 

Una mossa a sorpresa che ha spinto subito al rialzo le borse. Dopo questi momenti di euforia, però, sarà opportuno capire quali potranno essere gli sviluppi della crisi che stiamo attraversando. Al di la dell’euforia delle borse, che vedranno accontentata la propria sete di liquidità, bisognerà capire se le mosse di Draghi saranno sufficienti a rilanciare la crescita.

Chi è solito giocare in Borsa saprà con certezza che fino ad oggi i risultati del Quantitative easing sono stati quanto meno discutibili per quel che riguarda gli effetti sull’economia reale. Ma al di la di questo c’è anche da fare un’altra considerazione: ben presto le borse faranno i conti con la realtà, ossia che la situazione è peggiore di quella che si prevedeva, altrimenti non si sarebbero introdotte misure straordinarie.

A questo punto, chi investe in borsa farà bene capire come muoversi nei prossimi giorni. Secondo i principali analisti che si sono espressi dopo le parole di Draghi, è bene non correre troppo. La parola d’ordine sembra essere quella di cavalcare l’euforia sui mercati ma senza perdere di vista quella che è la reale situazione dell’economia reale. Insomma cavalcare il trend ma pronti a scendere dalla giostra prima che questa si fermi definitivamente. 

Un altro aspetto da non sottovalutare è che con questa mossa si vanno ad assottigliare ancora di più le armi in mano alla Banca centrale Europea, con tutti i rischi che ciò comporta. Insomma un risultato molto positivo ma che ci lascia ancora con l’amaro in bocca per quelli che saranno i risvolti futuri. Anche perchè il fronte contrario alle mosse accomodanti di Draghi si fa sempre più robusto, a cominciare dalle banche tedesche, da sempre contrarie all’ipotesi di tassi negativi. 

Tassi negativi che si andrebbero a tradurre in bassa redditività per le attività degli istituti di credito la cui tenuta finanziaria, a questo punto, e a rischio. Insomma la mossa di oggi, al di la dell’euforia di borsa, lascia dietro di se tantissimi interrogativi ai quali è difficile dare risposta se non aspettando che siano gli eventi stessi a fare chiarezza. 

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