In Italia 600 mila imprenditori extracomunitari

ROMA – Sono quasi 600.000 le persone nate al di fuori dell’Unione europea titolari di un’impresa in Italia (568.749), per quasi due terzi (il 63%) a capo di un’impresa individuale.

E’ quanto emerge da un’analisi di Uniocamere-Infocamere sui dati del registro delle imprese secondo i quali gli imprenditori extracomunitari sono circa un decimo dei sei milioni di titolari di azienda complessivi. Il settore nel quale la presenza è più forte è il commercio con circa 200.000 imprenditori mentre altri 98.000 sono impegnati nelle costruzioni. I cittadini extracomunitari iscritti nei registri delle Camere di commercio sono cresciuti del 53,6% rispetto al 2007. La quota più rilevante (il 63%) è costituita da titolari di imprese individuali, la forma giuridica più semplice e ancora la più diffusa – anche tra gli italiani – per operare sul mercato. Quasi 142.000 ricoprono invece una carica di amministratore. Le donne rappresentano il 25% degli imprenditori extracomunitari. Solo l’8% del totale ha meno di 30 anni. Quasi la metà del totale (280.000 persone) ha la propria attività nel Centro Nord (123.000 nella sola Lombardia). I più rappresentati nell’universo multietnico dell’imprenditoria immigrata – scrive Unioncamere – sono gli extracomunitari provenienti dal Marocco (78.342 persone tra amministratori, titolari e soci) seguiti dai cinesi (74.244 persone). Al terzo posto l’Albania seguita da Svizzera e Bangladesh. Insieme, le prime cinque nazionalità rappresentano quasi la metà del totale delle persone con cariche nate fuori dall’UE.

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