Mutui che in realtà sono in franchi svizzeri. La verità viene a galla

Mutui in Euro che in realtà sono in CHF. La rabbia dei mutuatari, la denuncia continua e finalmente un tassello alla volta e la verità sta venendo a galla… da mancanti investitori a mutuatari lesi a cui spettano lauti risarcimenti. Questa e’ la travagliata storia dei mutui in Euro indicizzati al CHF erogati da barclays Bank Plc. 

9.978 famiglie che a partire dagli anni 90 avevano stipulato un mutuo in EURO, o almeno così credevano, si sono viste aumentare esponenzialmente il debito residuo del mutuo senza realmente saperne il motivo… si perché la verità era un’altra… il mutuo era in valuta! 

L’indicizzazione era sempre stata comunicata sotto la voce “INTERESSE” e grazie ad un mutuo “poco chiaro e macchinoso” e ad informative in EURO, nessuno aveva capito che il mutuo era solo una “trappola” da cui difficilmente si sarebbe potuti uscire.

Ma ora tutti possono tirare un sospiro di sollievo. 

Si perché ora, finalmente, dopo anni di lotta, Il Tribunale di Roma, ha condannato la banca.  Grazie all’ordinanza N.R.G. 44182/2015 del 03.01.2017 emessa dal giudice Caterina Silvana Cerenzia del Tribunale di Roma, sull’azione intrapresa da una coppia di coniugi, seguiti dall’Avv. M. Eroli, si sottolinea l’importanza delle decisioni ABF, e la conseguente inadempienza della banca alle suddette, rendendo nullo l’articolo sulla rivalutazione monetaria da applicare in caso di estinzione per mancanza di trasparenza. Viene condannata, pertanto, Barclays Bank Plc che dovra’ RESTITUIRE   quanto INDEBITAMENTE PAGATO DAL MUTUATARIO (con tanto di interessi) e dovra’ PAGARE una somma come riconoscimento del danno per “RESPONSABILITA’ AGGRAVATA” e alla refusione di tutte le spese legali sino ad oggi sostenute.  

Anche il tribunale di milano, tramite un’altra ordinanza, e il parlamento, in risposta alle numerose interrogazioni poste dai mutuatari, avevano già accennato ad una mancata trasparenza sul prodotto, senza però arrivare mai ad un vero intervento in loro favore. 

Per l’associazione TUCONFIN, la prima dedicata a questa storia, che ha denunciato in tutte le sedi, civili, penali, amministrative, politiche e mediatiche questa situazione, sottolineando quanto questo aspetto fosse pericoloso e tossico, questo e’ un gran passo in avanti poiché rifonde fiducia in tutte quelle persone che ormai non credevano più in una Giustizia. 

Ed è così che prima con l’Arbitro Bancario e Finanziario e ora nelle aule del Tribunale si da la piena ragione ai mutuatari lesi.

Ma per Tuconfin non è ancora abbastanza… con l’ordinanza si rende nullo sola la parte relativa all’estinzione anticipata. Il problema, invece, ruota intorno a tutto il mutuo e c’è ancora tanta strada da fare perché tutte le famiglie (comprese coloro che hanno estinto naturalmente il mutuo) vengano risarcite. 

Ed ecco che a quel punto entra in gioco il Governo. Il 25.01.2016 c’è stato un primo incontro alla camera dei Deputati con alcuni membri della Commissione Finanza. Sino ad oggi, le risposte date alle varie interrogazioni e interpellanze erano state vaghe e senza specifiche su possibili interventi da parte dello Stato, ma questa volta il problema ha anche risvolti di carattere sociale.

Se hai questo problema o conosci chi ha questo mutuo e non sai come fare, non preoccuparti… è  iniziato da poco il “TOUR-CONFIN” … l’associazione sta girando regione per regione per parlare e confrontarsi su questo prodotto. Torino e Roma hanno confermato il successo di questa iniziativa… e presto sarà la volta del Veneto.  Il Governo non può più stare a guardare. e tu?

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