Nella UE oltre 5mila italiani nelle istituzioni

BRUXELLES – Sono oltre 5mila gli italiani che lavorano per una istituzione comunitaria, pari a circa un decimo di tutti i dipendenti Ue, ed e’ italiana la nazionalita’ del maggior numero di chi supera un concorso “Epsco”, per un posto nelle istituzioni.

Il ministero degli Esteri e la rappresentanza permanente dell’Italia in Ue, hanno deciso di riunirli per la prima volta al Palais des Beaux arts di Bruxelles per la prima riunione degli “Stati generali degli italiani in Ue”, un’iniziativa che promette di diventare periodica per riflettere sul contributo che l’Italia puo’ dare all’Europa e viceversa. “Siamo in una fase difficile della storia europea”, ha ricordato l’ambasciatore Maurizio Massari nella sua introduzione, “con sfide e opportunita’ da affrontare unendo le forze nella consapevolezza che il nostro e’ un grande Paese che ha molto da dire e da dare all’Europa”. La scelta della data, a un anno esatto dal referendum che ha sancito la Brexite in coincidenza con un vertice dei capi di Stato e di governo che affronta tutti i principali nodi dell’attuale situazione europea, e’ simbolica, come ha sottolineato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Un anno fa l’Europa ha vissuto il momento simbolicamente piu’ difficile dei suoi 60 anni di storia. La Brexit sembro’ rappresentare i titoli di coda del progetto europeo”. Ma, a un anno di distanza, “possiamo dire che le cose non sono andate cosi'”. Gentiloni ha invitato gli italiani-europei ad essere orgogliosi della propria nazionalita’ e ha ricordato che “non e’ il momento di sedersi sugli allori”. Alla manifestazione sono intervenuti gli italiani al “top” delle gerarchie comunitarie: dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani all’alto rappresentante e vicepresidente della Commissione europea Federica Mogherini. Entrambi hanno rivendicato l’importante ruolo dell’Italia nelle decisioni dell’Unione europea. 

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