Poli tecnologici. Nel Lazio avanzano export farmaceutici e Ict

ROMA – Segnali positivi per l’export dei primi tre mesi del 2017 dei Poli Tecnologici del Lazio che sul fronte del farmaceutico segnano un incremento dell’1,1,% mentre cresce più spedito l’Ict romano a +10,7%, in calo invece il polo aeronautico che segna un -21,2%. Segnali “confortanti” emergono anche dall’analisi dei distretti tradizionali: quello della ceramica di Civita Castellana segna nel I° trimestre di quest’anno un +14,5% mentre l’ortofrutta dell’Agro Pontino un +20,5%, consolidando il trend positivo del 2016.  

Il quadro emerge dal Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo che rileva come il polo farmaceutico della regione, “dopo il rallentamento osservato nel 2016, sia tornato in territorio positivo confermandosi una realtà dinamica e competitiva nel panorama dei poli farmaceutici nazionali”. Infatti, spiega l’analisi, “nonostante il forte rallentamento dei flussi verso il Belgio, principale sbocco commerciale, nel primo trimestre 2017 il polo farmaceutico laziale si conferma leader in termini di valori esportati (oltre 2 miliardi nei primi tre mesi dell’anno)”. 

“Positiva anche la performance del polo Ict, grazie ai buoni risultati sui mercati avanzati, mentre ha registrato un rallentamento il polo aereonautico, dopo l’ottima performance ottenuta nel 2016 e che sconta l’elevata volatilità delle rilevazioni trimestrali” segnala il report. “Sono molteplici i segnali positivi che emergono dall’analisi sulle esportazioni dei poli tecnologici e dei distretti tradizionali regionali in questi primi tre mesi del 2017, confermando la competitività delle imprese laziali sui mercati internazionali” commenta Pierluigi Monceri, responsabile della Direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo. 

“La presenza di realtà ad alto contenuto tecnologico, come il polo farmaceutico, costituiscono fattori di successo per il territorio, grazie alla capacità -spiega Monceri- di attrarre investimenti in ricerca e sviluppo, elemento imprescindibile per le prospettive di crescita future”. Anche il polo Ict, “grazie alla sua capacità di generare nuove energie, come evidente dalla presenza di molte start-up innovative, costituisce un driver importante di sviluppo” aggiunge il manager di Intesa. “Emergono risultati dinamici anche per l’export dei distretti tradizionali, realtà che rimangono però ancora poco internazionalizzate e con un buon potenziale di crescita sui mercati esteri. Intesa Sanpaolo è a fianco alle imprese che vogliono migliorare la propria capitalizzazione per poter crescere sui mercati internazionali” aggiunge ancora Monceri. (AdnKronos)

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