La chimica europea si avvicina ai livelli pre-crisi archiviando un altro anno positivo

Secondo le ultime rilevazioni di Cefic, la federazione europea dell’industria chimica, nei primi undici mesi dell’anno scorso la produzione è cresciuta del +3,8% sullo stesso periodo 2016, mentre le vendite sono salite dell’8,4% (da 406,8 a 440,9 miliardi di euro), grazie al buon andamento sia del mercato interno (+8,8%), sia dell’esportazione (+7,1%, a 116,9 miliardi).

A beneficiare della domanda sono state anche le importazioni, cresciute da gennaio a novembre del 7,5%. L’avanzo commerciale del settore è aumentato di 2,1 miliardi, per un totale di 35,9 miliardi di euro, realizzato in gran parte nei paesi europei fuori dalla UE.

Il consumo di chimica all’interno dell’Unione europea (vendite sul mercato interno + importazioni) si è attestato a 359,9 miliardi di euro, con un incremento dell’8,5% rispetto ai 331,7 miliardi dei primi undici mesi dell’anno precedente.

La crescita della produzione chimica ha portato benefici anche all’occupazione, aumentata dell’1,4% e all’utilizzo delle capacità produttive, cresciuto del 2,7%. In rialzo anche il livello medio dei prezzi, il 5,1% in più rispetto ai primi undici mesi del 2016.

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