I migliori imprenditori dell’anno EY, tra innovazione e rinnovamento

E’ Massimo Perotti della San Lorenzo yacht di lusso il vincitore nazionale della 23ma edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’anno, un riconoscimento riservato agli imprenditori di imprese che hanno un fatturato di almeno 25 milioni di Euro. Parliamo di personalitàà che nel corso della loro carriera lavorativa hanno saputo creare valore e innovazione in un’ottica strategica, contribuendo alla crescita dell’economia nazionale. 

Perotti, dal canto suo, è riuscito a trasformare una realtà italiana in un brand riconosciuto a livello mondiale come massima espressione dell’eleganza e dell’esclusività del Made in Italy, affrontando il percorso di crescita con coraggio e determinazione, investendo costantemente sul territorio e sulle persone. Ma non è tutto. La migliore start up è risultata la Dante Labs, leader nello studio del genoma umano, che ha recentemente inaugurato il suo nuovo quartier generale nel Tecnopolo d’Abruzzo a L’aquila.

Tra gli altri premiati troviamo Michele Andriani di Andriani nella categoria food&beverage, Giancarlo e Aberto Zanatta di Tecnica Group nel fashion&luxury, Attilio, Matteo e Paolo Zanetti della Zanetti per il family business, Laura Colnaghi Calissoni del Gruppo Carvico per la globalization, Angelo Benedetti di Unitec nella categoria industrial&diversified products. Premio speciale della giuria a Paolo Maggioli della Maggioli. Queste realtà di eccellenza confermano ancora una volta la viruosità delle aziende nostrane che puntano a creare innovazione con conseguente occupazione, dando lustro al nostro Made in Italy.

Come ha precisato Donato Iacovone, Amministratore Delegato di EY in Italia e Managing Partner dell’area Mediterranea, “l’Italia, nel corso della sua storia, ha continuato a creare imprese straordinarie, realtà imprenditoriali eccellenti e uniche che hanno saputo superare le difficoltà, crescere e spesso affermarsi anche su scala internazionale. EY le ha sostenute e, con questo Premio, celebrate. Oggi l’accresciuta competitività a livello globale impone nuove sfide. Per vincerle, le imprese italiane devono investire e fare sistema con l’obiettivo di recuperare produttività, puntando soprattutto sulle aree in cui siamo più distintivi, come la meccanica, il design, il manifatturiero e l’automazione. E devono agire da stimolo per il rinnovamento della Pubblica Amministrazione, fattore determinante per la progressione del sistema paese”.

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