Spread e borsa. L’Italia è in ginocchio

E’ un bollettino di guerra quello che arriva dai mercati questa mattina.

Lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e gli omologhi di emissione germanica si avvicina pericolosamente ai 600 punti, in questo momento fa segnare 575 punti. A questo punto il rendimento che il nostro paese è costretto ad offrire ai propri creditori si aggira attorno al 7,50 per cento. Con un rendimento schizzato così tanto in alto, ogni conto e manovra, simulazione e stima di tenuta fatto sul bilancio dello stato ha valore puramente indicativo.
L’unica certezza è che se lo spread restasse a questi livelli sarebbe necessaria una ulteriore manovra integrative per affrontare il maggior costo in termini di interessi.
E anche in borsa le lacrime scorrono a fiumi, con l’indice FTSE Mib intorno ai 15 mila punti, meno 4,10 per cento, e una raffica di ribassi sui bancari, con UBI e BPER intorno al meno 6 per cento mentre un titolo che paga tantissimo la situazione politica è,ovviamente, Mediaset che fa segnare meno 10,60 per cento.

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