Primo anniversario dello Statuto dei lavoratori

Parte la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare sulla democrazie e la rappresentanza sindacale

ROMA – 20 maggio. Giorno importante per tutti i lavoratori, come il 1° maggio, ma privo della kermesse sonora che ha ormai trasformato la commemorazione delle lotte sindacali in uno spettacolo musicale fine a se stesso. E’ l’anniversario dello Statuto dei Lavoratori, legge 300 del 1970, uno strumento fondamentale per la tutela della libertà e della dignità di chi lavora, garantendone i diritti e l’attività sindacale. E’ una delle norme fondamentali del diritto del lavoro in Italia, senza la quale non sarebbe stata possibile la creazione di quell’impianto di previsioni ordinamentali che ancora riesce, sebbene ormai in modo alquanto difficoltoso, a garantire  la correttezza e la regolarità dell’accesso e della contrattazione nei luoghi di lavoro. Ed è proprio per questo motivo che è stato scelto il 20 maggio dall’UNIONE SINDACALE DI BASE, assieme al  Forum Diritti/Lavoro, l’Unione Sindacale di Base, lo Snater e il Cib-Unicobas, per dare l’avvio alla campagna di raccolta firme in calce alla proposta di legge di iniziativa popolare denominata “CARTA DEI DIRITTI DEMOCRATICI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI”. La legge, alla cui elaborazione hanno contribuito giuristi, costituzionalisti, magistrati ed avvocati, verrà illustrata dai promotori nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo a Roma, davanti alla sede del Ministero del Lavoro, in Via Veneto 56, alle ore 11.30.

 

La legge intende modificare strutturalmente i diritti ed il sistema di rappresentanza sindacale nei posti di lavoro, sia pubblici che privati. Alla base del provvedimento, il principio secondo cui il diritto alla democrazia è di natura personale ed appartiene dunque non alle organizzazioni sindacali, ma ad ogni singola lavoratrice e lavoratore, stabile e precario, a prescindere dal contratto e dall’azienda in cui opera. In tal senso, si ricorda che nel 1993 un accordo tra sindacati confederali, Confindustria e Intersind segna la nascita di un nuovo organismo di rappresentanza dei lavoratori, le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) che sostituiscono le precedenti strutture, RSA e Consigli di fabbrica. Tale accordo costituisce attuazione del famoso “protocollo d’intesa sulla politica dei redditi e dell’occupazione”, sugli assetti contrattuali, sulle politiche del lavoro e sul sostegno al sistema produttivo, firmato il 23 luglio 1993. In detto accordo viene introdotta la vergognosa formula del “33% GARANTITO” (i due terzi dei seggi viene assegnato mediante elezione a suffragio universale, il residuo terzo è “riservato” ai sindacati firmatari del CCNL, cioè in pratica a CGIL, CISL e UIL per cui la triplice con appena il 18% dei voti si assicura il 51%, cioè la maggioranza assoluta). Ecco dunque che la proposta di legge che verrà presentata il 20 maggio vuole proprio andare contro questa logica spartitoria che appartiene da sempre alla Triplice lasciando spazio e manovra veramente democratica ai lavoratori.

Sempre nella giornata del 20 verranno allestiti in tutta Italia centinaia di banchetti presso cui sarà possibile sottoscrivere la proposta di legge. La legge sarà inoltre oggetto del convegno-dibattito che si terrà nello stesso giorno a Bari, presso l’Aula “Aldo Moro” della Facoltà di Giurisprudenza, dalle ore 17.00. Interverranno: Carlo Guglielmi, Presidente Forum Diritti e Lavoro; Pierpaolo Leonardi, Esecutivo Unione Sindacale di Base; Vincenzo Vita, Senatore Partito Democratico; Pierfelice Zazzera, Deputato Italia dei Valori; Carlo Podda, Direttivo Nazionale CGIL; Roberta Fantozzi, Federazione della Sinistra; Titti Di Salvo, Sinistra Ecologia e Libertà. Coordina Giuseppe Pellegrini, Esecutivo Nazionale USB.

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