Sanità. Sit-in lavoratori Umberto I. Sindacati, soluzione o sciopero

ROMA  – Oltre 200 lavoratori della cooperativa Osa e del policlinico Umberto I hanno partecipato stamani all’assemblea pubblica organizzata da Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e Lazio, nell’area pedonale dell’ospedale, a difesa dei 700 lavoratori che rischiano di essere licenziati.

«La situazione è drammatica- ha detto Giovanni Fusco, responsabile territoriale Cisl Fp- Il direttore generale, Domenico Alessio, ha presentato un piano di riorganizzazione che prevede il licenziamento di 700 lavoratori che da oltre 10 anni lavorano al policlinico. Secondo il direttore una parte di questi verrebbe poi recuperata tramite le agenzie interinali, ma noi rigettiamo questo piano. Senza contare che se non ci fossero tutti questi lavoratori che da anni mandano avanti il Pronto soccorso, i reparti di assistenza e le sale operatorie, non ci sarebbero più servizi ai cittadini». Fusco ha sottolineato che «i sindacati sono disposti a un confronto con il dg e con la Regione per rivedere la proposta organizzativa. Ma il 31 luglio scade l’appalto alla cooperativa Osa, quindi se entro il 10 maggio non avremo risposte scenderemo in piazza con uno sciopero generale».

È dello stesso avviso anche Aldo Capobianchi, segretario Cgil Roma Est: «Il rapporto con la direzione è pessimo, le proposte fatte sono irricevibili. Pensare di affidarsi alle agenzie interinali significa sprecare denaro. Noi vogliamo che la Regione avvii un percorso di internalizzazione. Il presidente Zingaretti si era impegnato a trovare soluzioni, allora faccia qualcosa, ma la soluzione non è mandare via il personale o ridurlo». Il delegato Uil della cooperativa Osa, Alessandro Masella, si è detto soddisfatto che «oggi i sindacati sono tutti uniti per smuovere la Regione Lazio. La lotta è unica e andrà avanti finchè non si troverà una risposta contro i licenziamenti».

(Dire)

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