Istat. Cala la fiducia dei consumatori

ROMA – L’Istat attesta oggi come la fiducia dei consumatori sia tornata in calo: dai 108 punti di marzo ai 105,7 di maggio. 

Un dato che rispecchia in pieno lo sconforto dei cittadini.Non avrebbe potuto essere diversamente, dal momento che tutti gli indicatori economici, dalla disoccupazione ai consumi, segnano livelli allarmanti.Basti pensare che dal 2008 il potere di acquisto delle famiglie è diminuito del -13,4% e che la domanda interna nel triennio 2012-2013-2014 è diminuita del -10,7%, con una contrazione complessiva di circa 78 miliardi di Euro sul mercato.

Annunci, slogan e palliativi di fronte a questa grave situazione non servono più a nulla.È ora di intervenire, per contrastare attivamente questo clima di disagio e di sfiducia. Per poter avviare una ripresa strutturale il primo passo è invertire il drammatico andamento occupazionale.È la mancanza di lavoro la vera piaga del nostro Paese. La causa della perdita del potere di acquisto e di prospettive, del calo dei consumi e della minore produzione.Per questo è indispensabile avviare un Piano Straordinario per il Lavoro da realizzare attraverso: il rilancio degli investimenti per lo sviluppo tecnologico (a partire dalla banda larga); la modernizzazione delle infrastrutture; la messa in sicurezza degli edifici pubblici (in primo luogo scuole ed ospedali); la realizzazione di un piano dettagliato per incentivare il turismo e valorizzare il patrimonio artistico, culturale ed ambientale di cui il nostro Paese è ricco.

Tale azione determinerà un doppio beneficio: da un lato darà nuove prospettive, nuovo reddito e un futuro a giovani e no in cerca di lavoro; dall’altro, in termini più generali, avrà effetti positivi sulle famiglie. Restituendo redditi e lavoro ai giovani, infatti, alleggeriranno le spalle di genitori, nonni e parenti che, ad oggi, si fanno carico di mantenere figli e nipoti.

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