Sciacca, 17 assistenti bagnanti denunciano irregolarità e vengono esclusi dal lavoro

AGRIGENTO – Dal primo luglio hanno iniziato a lavorare, dando la disponibilità all’associazione aggiudicataria del bando di gara. Poi dopo 12 giorni, i responsabili dell’associazione, hanno  proposto a 17 assistenti bagnanti la firma di un contratto di volontariato con un rimborso spese di circa 20 euro giornaliere.

I lavoratori, non convinti della proposta, si sono rivolti alla Filcams Cgil di Agrigento e insieme hanno deciso di fare richiesta di intervento all’ispettorato del lavoro per rivendicare un contratto di lavoro subordinato. Dopo la denuncia però, tutti i 17 lavoratori, sono rimasti esclusi dal nuovo elenco di bagnini emanato dai dirigenti dell’Associazione e la Capitaneria di Porto di Sciacca.

Il comune, chiamato in causa dal sindacato per la poca attenzione alla vertenza, ha affermato che il bando di gara, assegnato ad un’associazione di volontariato, rispetta le norme vigenti, e in questo modo l’amministrazione ha potuto garantire il servizio anche con un risparmio di 30mila euro.

Un risparmio sulla pelle dei lavoratori:  “L’amministrazione ha assegnano le gare d’appalto ad associazioni di volontariato che con queste modalità mortificano ogni giorno la dignità del lavoro. È un sistema che giustifica il lavoro nero“ ha affermato Franco Castronovo segretario generale della Filcams Cgil di Agrigento. “Continueremo a lottare” prosegue Castronovo, “per vedere riconosciuto il lavoro subordinato e per ripristinare le giuste normative, conquistate nel tempo.” Intanto l’ispettorato del lavoro ha redatto un verbale in cui ha dichiarato che i lavoratori sono stati raggirati.

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