‘Alla parata militare rubò i soldi agli innocenti’. Ridateci Sandro Pertini

ROMA – Alla parata militare rubò dei soldi agli innocenti: questo è l’inizio, con una piccola modifica che però non ne compromette il senso, di una bellissima canzone di Fabrizio De Andrè che calza a pennello alla nostra situazione di nazione che, a fronte di una drammaticità come quella di un terremoto che ha colpito a morte le popolazioni innocenti dell’Emilia, vede chi guida il paese dalle postazioni più alte e prestigiose mantenere in piedi la inutile sfilata militare del 2 giugno.

Di fronte ad un paese assordato dal fattore spread che scende e poi sale indifferentemente alle manovre dei cosiddetti tecnici, confermandone così l’unica vera logica che lo muove e cioè la speculazione finanziaria collusa a chi poi dirige l’azione di macelleria sociale in atto, non si riesce nemmeno a fare una scelta che anche un ragazzino capirebbe perfettamente: non buttare quei 3 milioni di euro per far marciare i soldati davanti ai soliti noti a via dei Fori Imperiali, con il condimento delle frecce tricolori che tutti ci invidiano (tutti chi?), ma utilizzarli per ben altri scopi ed emergenze.

E di certo ciò che sta sconvolgendo la gente emiliana è una vera enorme emergenza che ha bisogno di aiuti umani, di mezzi adeguati, ma anche e soprattutto di risorse finanziarie. Perché buttarli allora nell’ennesima marcia militare?  Ci sono ben altri modi e sicuramente più significativi per celebrare la ricorrenza della Festa della Repubblica. Quella stessa Festa della Repubblica che, insieme a quella del 25 Aprile e del 1° Maggio, il governo di Berlusconi ed i suoi  volevano scippare agli italiani con la finta scusa del pio risparmio.

Vogliamo celebrare la Festa della Repubblica in ben altri modi. E sarebbe molto facile intervenire da subito per ridurre questo spreco di risorse da destinare immediatamente agli emiliani: basterebbe seguire l’esempio dell’amatissimo Presidente della Repubblica Sandro Pertini,  che per ben sei anni consecutivi  abolì queste sfilate inutili. Invece dei Presidenti sobri, ridateci uno come Sandro Pertini!

Il 2 giugno festeggeremo comunque la Festa della Repubblica, perché LA REPUBBLICA SIAMO NOI. E la manifestazione che partirà sabato da piazza della Repubblica riaffermerà che in una repubblica la volontà popolare va rispettata e che i risultati vittoriosi dei quattro referendum del giugno dello scorso anno non potranno essere spazzati via da questa classe politica fatta di nominati, tecnocrati, escort, banchieri, mafiosi e figli della parte più nera del nostro paese. La lotta per liberare l’Italia continua.

Condividi sui social

Articoli correlati