Dario Fo interviene sulla politica. No accordo Pd, D’Alema spadroneggia

ROMA – Dario Fo amico del leader del Movimento cinque stelle fa dietrofront: non ha mai caldeggiato, spiega in una intervista alla ‘Stampà, un accordo con il Pd, «c’è stata una manipolazione dei giornalisti», un fraintendimento delle sue parole e comunque da parte sua, spiega, si è trattato di «un eccesso di ottimismo».

«So che il Pd si ritrova con conflitti interni grandissimi – aggiunge -, ma la vecchia guardia che ha fatto tanti casini resiste proterva. Un accordo con questi qui? Con chi per vent’anni ha rimandato il conflitto di interessi? No, è stata una porcata imperdonabile. Ed è solo una delle tante». «Se andiamo col compromesso – sottolinea -, andiamo a rifare tutto daccapo. Troppa intransigenza? Ma è per mancanza di intransigenza che siamo arrivati a questo punto: leggi ad hoc, vendita di deputati a sei a sei». Il Pd può essere credibile agli occhi dei ‘grillinì «se invece di reagire a Renzi, Fassina avesse detto: da domani il Pd rinuncia ai rimborsi integralmente. Se proponesse un taglio delle sovvenzioni alla scuola privata in favore di quella pubblica. Invece le proposte che ha fatto sono deboli. La proposta sul conflitto di interessi è piena di scappatoie. Ci vorrebbero promesse vere, sottoscritte davanti a un notaio, magari. Non mi fido del Pd. Come fai a fidarti di un partito dove spadroneggia ancora un furbastro come D’Alema?».

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