Bossi e Berlusconi insieme nel gorgo mortale

ROMA – Se pensiamo all’abbraccio politico, per il federalismo, tra Berlusconi e il leader della Lega Bossi, ci viene in mente un gruppo statuario di porfido collocato in Piazza San Marco a Venezia: i Tetrarchi. La scultura dell’età di Diocleziano, rappresenta i quattro reggenti  l’impero romano nel periodo della tetrarchia, due per l’Impero di Occidente, due per l’Impero d’Oriente, tragicamente abbracciati.

La statua è angosciante: i tetrarchi sono stretti nella disperazione del potere che presuppone una dipendenza forzata, e naturalmente noi pensiamo che i due leader della maggioranza governativa, più Calderoli e Schifani siano ben rappresentati in questo gruppo marmoreo. Il loro stringersi in questo abbraccio suicida, avrà senza dubbio risvolti tragici per l’Italia. Gente come loro non torna indietro né si ferma davanti a niente e a nessuno, sanno che l’unico modo di portare avanti il loro potere è continuare a rilanciare e rilanciare e rilanciare. Tanto ci sarà sempre un sacco di allocchi che abboccheranno ai loro bluff, fino a che in un drammatico ‘vedo’ si accorgeranno che la loro vincita non verrà mai pagata e saranno ormai troppo vicino al gorgo.

La loro ormai è una tragica discesa nel Maelstrom, il gorgo che trascina con sé chiunque gli si avvicini incautamente. Bossi e Berlusconi ormai sono nell’occhio di quel gorgo avvinghiati ai legni della nave con tutti i loro cliens, il loro sodali, i loro votanti, che gli ruotano vorticosamente intorno come in una danza macabra dove i cadaveri scheletriti accompagnano i vivi alla morte.
Ma nessuno sembra accorgersi, nonostante che, al di là del mediterraneo, un tiranno stia trascinando il popolo egiziano verso la guerra civile.

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