Renzi: “Mattarellum con doppio turno”. Lupi: “La maggioranza farà una proposta unica”

 ROMA – Matteo Renzi è il demiurgo della nuova legge elettorale. In attesa di conoscere le motivazioni per cui la Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum, al momento le forze politiche non si sbilanciano sulla via da prendere. Tuttavia, dietro le quinte prosegue lo scambio di idee tra i democratici e Forza Italia, sotto la supervisione del segretario Pd e dei suoi fedelissimi, prima fra tutti la responsabile delle riforme, Maria Elena Boschi.

Così come confermato dal quotidiano Repubblica, contatti non ufficiali ci sono stati. La nuova ipotesi è quella di un Mattarellum con doppio turno: “La proposta parte dal mantenimento delle vecchie quote del Mattarellum: 75% di maggioritario e 25% di proporzionale. Alla Camera significa 475 seggi maggioritari e 155 seggi proporzionali. Dalla quota maggioritaria sarebbe ritagliato un tesoretto di 75 seggi, un “premio di governabilità” da assegnare a quel partito che abbia superato una certa soglia” scrive il quotidiano di via Cristoforo Colombo. In ogni caso, il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi sostiene che la maggioranza farà una proposta unica. “La legge elettorale – dice Lupi- deve essere fatta nel confronto con tutti. Ci sarà un confronto nella maggioranza tra Renzi e Alfano”. Quindi aggiunge: “Non mi sembra che le posizioni del centrodestra e di Renzi siano lontane. Siamo per la governabilità, il bipolarismo e perché siano i cittadini a scegliere”, secondo un modello “tipo le elezioni del sindaco”. Quindi l’appello del presidente della Camera Boldrini affinché la riforma si faccia in tempi celeri e certi. “Per noi deputati deve essere una priorità non negoziabile” e dunque l’auspicio è che “nei primissimi mesi del 2014 la si riesca a votare qui a Montecitorio”. Nel videomessaggio settimanale postato sul sito della Camera Boldrini aggiunge: “Sappiamo tutti che la materia è piena di difficoltà ma ciononostante bisogna dare risposta alla domanda che i cittadini ci fanno da anni e che la Corte Costituzionale ha ribadito con la sua sentenza. Fare la legge elettorale – ha sottolineato – sarà la linea guida della mia attività nei prossimi tempi”. 

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