Tangenti grandi Opere: M5S, con Incalza scelte criminali dei governi

ROMA – “Con l’arresto di Ercole Incalza emerge un tassello chiave della rete di interessi legati alle grandi opere che gravano per decine di miliardi di euro nelle tasche dei cittadini.

Un chiaro segno del fatto che molte scelte infrastrutturali dei governi passati non siano state solo sbagliate ma addirittura criminali, un vero e proprio attentato al paese, a favore di malaffare e corruzione”.  Cosi’ su Facebook i deputati 5 stelle Ivan Della Valle e Laura Castelli. “Ridicolo e’ – proseguono – che i governi si chiamino fuori da questa situazione, ad Incalza, nel corso degli anni, sono stati piu’ volte affidati nuovi incarichi decisionali, nonostante i suoi quattordici procedimenti giudiziari anche legati al suo operato al governo”. 

“Ercole Incalza – aggiungono i due deputati M5S – era al ministero nei giorni in cui si sviluppava la vicenda del ‘porto fantasma di Molfetta’, vicenda per la quale il GIP della Procura di Trani chiese l’interdizione dall’attivita’ imprenditoriale della cooperativa CMC – nome spesso ricorrente in questo ambito – e nella quale venne coinvolto inoltre il Senatore Azzolini (NCD), presidente della Commissione Bilancio al Senato e salvato dalla maggioranza che sostiene questo governo”.

“Ci diciamo seriamente preoccupati per la Valsusa – sostengono Della Valle e Castelli – li’ dove la Torino-Lione, fiore all’occhiello di Incalza, non trova alcuna resistenza politica del governo e della Regione, nonostante una esplicita contrarieta’ dei cittadini, a profili di illegalita’ gia’ emersi nei lavori preliminari, ad un articolo de L’Espresso – “In Val di Susa una ‘ndrangheta ad Alta Velocita’” che evidenzia come la ‘ndrangheta abbia gia’ messo le mani sulla grande opera. Chiediamo con forza una legge anticorruzione e che vengano immediatamente riaperti i tavoli di discussione per tutte le opere infrastrutturali collegate all’operato di Incalza: non e’ questo un affare della sola procura di Firenze, tutte le procure dovrebbero mobilitarsi sulla base delle miriadi di denunce arrivate dalla societa’ civile nei confronti di Incalza”.

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