Wwf, gli oceani valgono 24mila miliardi di dollari, vanno salvati

ROMA- Gli oceani sono colmi di ricchezze, tali da rivaleggiare con la maggiori economie del mondo, ma la pesca indiscriminata, l’inquinamento e il cambiamento climatico ne stanno rapidamente erodendo le risorse, secondo il Wwf.

In un nuovo rapporto, l’ong di protezione dell’ambiente, sottolinea che gli oceani ogni anno generano beni e servizi che valgono almeno 2.500 miliardi di dollari, mentre il valore complessivo dei loro asset è quasi dieci volte tanto.Se gli oceani fossero una nazione,  costituirebbero la settima economia mondiale, prima di Brasile, Russia e India, secondo il WWF. Le loro ricchezze fanno impallidire il più grande fondo sovrano al mondo, norvegese, che ha asset per soli 893 miliardi di dollari. Il rapporto di 60 pagine, “”rilanciare l’economia degli oceani”” sottolinea che le stime sono per difetto, perchè non includono il petrolio e il gas offshore, l’energia eolica e tutti i beni “”intangibili, come il ruolo degli oceani nel regolare il clima””.””L’oceano ha ricchezze paragonabili a quelle  dei paesi più grandi, ma viene lasciato affondare nelle profondità del fallimento economico”” afferma il numero uno del WWF  Marco Lambertini. Il rapporto, in collaborazione con l’università del Queensland e il Boston Consulting Group, indica che gli oceani stanno cambiando più rapidamente oggi di quanto sia accaduto in milioni di anni.

Il crollo della popolazione di pesci, la deforestazione delle mangrovie, la scomparsa della barriera corallina e delle alghe minacciano la sopravvivenza di milioni di persone. Due terzi del valore generato dagli oceani dipende dal loro buono stato di salute. Ma sfortunatamente gli oceani “”mostrano gravi sintomi di malattia””.Il 90% del popolazione  globale di pesci è troppo sfruttata e le specie marine sono diminuite del 39% dal 1970 al 2010. I riscaldamento globale potrebbe segnare la condanna a morte del corallo, che ospita un ecosistema tra i più complessi al mondo. Già metà dei coralli sono scomparsi e spariranno del tutto entro il 2050 se le temperature continueranno a salire. Le mangrovie, fondamentali per le barriere coralline e per i pesci, oltre che importanti tamponi per le città costiere contro l’innalzamento degli oceani, subiscono una deforestazione da tre a cinque volte superiore alla perdita media di foresta, ha aggiunto.

Condividi sui social

Articoli correlati