Papa, usciamo dalla mediocrità. La Chiesa è aperta a tutti

CITTA’ DEL VATICANO – “Lo Spirito Santo è effuso continuamente anche oggi sulla Chiesa e su ciascuno di noi perché usciamo dalle nostre mediocrità e dalle nostre chiusure e comunichiamo al mondo intero l”amore misericordioso del Signore. Questa è la nostra missione!”.

Così papa Francesco durante la recita del Regina Cæli, si rivolge ai fedeli in Piazza San Pietro nella domenica di Pentecoste, ricordando che: “Lo Spirito Santo effuso a Pentecoste nel cuore dei discepoli è l”inizio di una nuova stagione: la stagione della testimonianza e della fraternità”. “È una stagione che viene dall”alto, da Dio – prosegue Francesco – come le fiamme di fuoco che si posarono sul capo di ogni discepolo. Era la fiamma dell”amore che brucia ogni asprezza; era la lingua del Vangelo che varca i confini posti dagli uomini e tocca i cuori della moltitudine, senza distinzione di lingua, razza o nazionalità”. Il Pontefice ha posto l’attenzione anche sulla ricorrenza tragica della Grande Guerra. “Oggi, cent’anni fa, l’Italia è entrata nella Grande Guerra, quella strage inutile”, ha detto papa Francesco al Regina Caeli, ricordando anche la celebra frase dell’allora Pontefice Benedetto XV. “Preghiamo per le vittime chiedendo allo Spirito Santo il dono della pace”, ha aggiunto.  

La Chiesa, ha aggiunto il Papa,  nasce universale, una e cattolica, con una identità precisa ma aperta, che abbraccia il mondo intero, senza escludere nessuno””. Lo ha detto Papa Francesco nel corso del Regina Coeli in piazza San Pietro anche oggi gremita di fedeli. Poi a braccio il Pontefice ha aggiunto, ricordando il giorno di Pentecoste che oggi celebra la Chiesa che essa “”non nasce isolata ma universale. A nessuno la madre-Chiesa chiude la porta in faccia. A nessuno, neppure il più peccatore, anzi spalanca la sua porta a tutti perchè è madre””.Il papa ha parlato dell’effusione dello Spirito Santo nella Pentecoste come “”l’inizio di una nuova stagione: la stagione della testimonianza e della fraternità. È una stagione che viene dall’alto, da Dio, come le fiamme di fuoco che si posarono sul capo di ogni discepolo””, ha detto.””Era la fiamma dell’amore che brucia ogni asprezza; era la lingua del Vangelo che varca i confini posti dagli uomini e tocca i cuori della moltitudine, senza distinzione di lingua, razza o nazionalità. Come quel giorno di Pentecoste, lo Spirito Santo è effuso continuamente anche oggi sulla Chiesa – ha aggiunto Francesco – e su ciascuno di noi perché usciamo dalle nostre mediocrità e dalle nostre chiusure e comunichiamo al mondo intero l’amore misericordioso del Signore. Questa è la nostra missione!””.

 

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