Mattarella, l’Europa della paura, dei muri, dei veti apra le porte

ROMA  – In tema di immigrazione è intervenuto anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Forum Ambrosetti a Cernobbio. Secondo il capo dello Stato “la logica emergenziale sta rendendo l’Europa più debole, i suoi cittadini più insicuri e produce diffidenze tra gli Stati membri”. 

“Va sconfitta la paura e il senso della comunanza – continua Mattarella – di interessi deve tornare ad essere la base della strategia continentale. Le crisi non devono paralizzarcci, L’Europa, come sottolineava Jean Monnet, si è fatta nelle crisi ed è attraverso le crisi che statisti illuminati hanno saputo intravedere, e perseguire, obiettivi di crescita”.

Insomma, per il Presidente “l’Europa è un percorso storicamente obbligato. Occorre manifestare la stessa disponibilità con cui l’Unione ha aperto, con immediatezza, le sue porte ai paesi dell’Est europeo, facendo prevalere, su ogni altra considerazione, la ragione ideale della riunificazione del Continente”. ”La ragione storica, ideale, – ha aggiunto – coincide, questa volta, con la convenienza, con l’interesse dell’Unione e dei suoi Paesi””.

E infine, ricordando l’immgine del bimbo morto sulle coste turche: “L’immagine straziante del piccolo Aylan confligge con i valori dell’Europa e con il senso

stesso di umanità. Chiusure illusorie smentiscono i valori della nostra civiltà”. “La commozione – ha aggiunto Mattarella – a volte perfora la corazza dell’indifferenza, ma siamo lontani dalla percezione del carattere epocale e della dimensione del fenomeno migratorio. E’ ancora lunga la strada

di politiche comuni, di risposte all’altezza della sfida. Lo spettro che a volte compare e’ l’Europa della paura, dei muri, dei veti: e’ l’Europa che insegue e, cosi’ facendo, alimenta nazionalismi e populismi”.

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