A Ginevra si apre la conferenza UNCHR sui rifugiati

GINEVRA – Si apre a Ginevra la conferenza di alto livello organizzata dall”Unhcr (l”Alto Commissariato Onu per i rifugiati) sulla questione dei rifugiati siriani, con l”obiettivo di ampliare i programmi di reinsediamento e ottimizzare te risposte a questa crisi.

La conferenza odierna segue quella di febbraio a Londra, che si era concentrata sulla dimensione finanziaria della sfida umanitaria posta dalle oltre 13,5 milioni di persone che necessitano di aiuti in Siria e 4,8 milioni di rifugiati nella regione, e dei bisogni delle comunità nei paesi ospitanti. A settembre è invece previsto un summit per i rifugiati all”interno dell”Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il tema centrale della conferenza odierna è la necessità di espandere i programmi pluriennali di reinsediamento e di mettere a punto altre forme di ammissione umanitaria, anche coinvolgendo Paesi che finora non hanno partecipato a simili iniziative. Il reinsediamento è solo uno degli obiettivi, che comprendono anche trasferimenti o visti per motivi umanitari, sponsorizzazioni private, trasferimenti per cure mediche, ricongiungimenti familiari, borse di studio, visti e programmi di lavoro o apprendistato. Nell”ambito della conferenza saranno illustrati anche approcci innovativi, nuove partnership e verranno presentati casi di successo.

Alla conferenza partecipano rappresentanti di 92 Paesi, sei organizzazioni intergovernative, 14 agenzie Onu, 24 organizzazioni non governative e altre tre organismi. Prevista la presenza del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e dell”Alto commissariato per i rifugiati dell”Onu Filippo Grandi. Secondo l”Unhcr, un rifugiato siriano su dieci, ovvero il 10 per cento dei 4,8 milioni di rifugiati siriani, necessita del reinsediamento. Entro la fine del 2018, si legge in un comunicato dell”agenzia Onu, saranno necessari più di 450mila nuovi reinsediamenti.

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