Santoro alla Rai: “Se il Cda mi rivuole lo dica, io straccio la transazione”

ROMA – “Se il Cda rivuole Annozero lo dica, io straccio la transazione e resto qui. Oppure torno da esterno, purchè smettano di vedermi come un’imposozione da malsopportare e mi vogliano con la necessaria autonomia.

Il servizio pubblico resta sempre la mia prima scelta”. Sono queste le parole pronunciate e pubblicate sul Fatto Quotidiano in un’intervista rilasciata da Michele Santoro, all’indomani della rottura delle trattative con La7. Il noto conduttore racconta la sua verità dei fatti e promette che in autunno tornerà in televisione. “Una cosa è certa -afferma Santoro- o alla Rai, o a La7 o da qualche altra parte, noi in autunno saremo in onda. Continuare a esistere, magari su una piattaforma internet-digitale-satellite, anche  senza il permesso de li superiori, sarebbe il coronamento della mia carriera”.

Per il conduttore di  Annozero questo  è il momento della chiarezza. “Siamo alla scelta finale: se Rai e La7 non ci vogliono, dobbiamo essere noi a dire  rivogliamo la Rai e a riprenderci il servizio pubblico privatizzato dai partiti, di destra e di sinistra, che lo considerano terreno di conquista”. E sulla retromarcia di La7, Santoro non ha dubbi: “Evidentemente c’è stato un intervento esterno per bloccare un acquisto importante per realizzare un terzo polo televisivo che poteva diventare dirompente per il duopolio Rai-Mediaset. Se Sky e La7 raccogliessero insieme la pubblicità sarebbe un terremoto. Perchè Rai e Mediaset -conclude- sono due aziende in profonda crisi che si tengono in piedi l’una sulle debolezze dell’altra”.

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