Femminicidio, un bollettino di guerra, ora serve prevenzione

ROMA – “Vania e Rosaria: gli ultimi casi di femminicidio, avvenuti in sole 24 ore, gettano nello sconforto per l’efferatezza con cui queste due donne sono state uccise.

E’ evidente che ci troviamo di fronte a un bollettino da guerra: 60 donne uccise in Italia negli ultimi otto mesi, oltre 160 dal 2015, delineano un quadro desolante”. Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd, Vanna Iori. “Le misure antiviolenza per punire gli aggressori e proteggere le vittime devono essere attuate con urgenza, non possiamo parlarne sempre dopo, quando un’altra donna è già stata uccisa o violentata”, aggiunge. “Occorre prevenire: servono urgenti e diffuse campagne di educazione, campagne che devono entrare nelle case, nelle scuole, coinvolgere i media, i genitori, gli insegnanti e tutti gli attori egli ambiti della formazione. Prevenire significa, in concreto, intercettare il rischio di scivolamento nel circuito infernale, aiutando le donne, ammutolite per la paura o per la vergogna, a ritrovare le parole per dire”, prosegue. “Occorrono azioni di accompagnamento formativo alla fiducia e al coraggio, azioni che possono essere attivate anche nei luoghi di lavoro e che diminuiscono i costi umani, sociali ed anche economici della violenza”, sottolinea. “Ancora prima, sono necessarie pratiche educative, regole, vigilanza, a cominciare dal linguaggio della comunicazione pubblica. Occorrono interventi, fin dall’infanzia, sull’uso delle parole, sulla grammatica, sui libri di testo, sui percorsi scolastici, seguendo almeno due obiettivi prioritari: l’educazione ai sentimenti e l’educazione alla corporeità, perché questi adulti violenti sono espressione di un analfabetismo emozionale dove tutto il terribile può accadere”, conclude Iori.

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