54°Convegno AEREC: Sodalizio tra Missione Futuro e O3 for Africa

Il gemellaggio tra le due onlus per portare l’ozonoterapia nelle aree disagiate 

In occasione della 54° Convocazione dell’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (AEREC) tenutasi a Roma presso l’aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati, si è stretta un’importante partnership tra due organizzazioni senza scopo di lucro dedite al volontariato sanitario internazionale in aree disagiate dell’Africa: Missione Futuro e O3 for Africa, dirette rispettivamente dalla dott.ssa Carmen Seidel, vicepresidente dell’AEREC e dal prof. Antonio Carlo Galoforo, urologo e ozonoterapeuta SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia), docente del Master di ossigeno ozono terapia dell’Università degli studi di Pavia. Un gemellaggio nato sotto il patrocinio dell’AEREC, di cui la dott.ssa Seidel è cofondatrice e del quale il prof. Galoforo è accademico onorario e ispirato da una comunanza di intenti: la realizzazione di presidi sanitari in aree disagiate e povere dell’Africa.

Da anni Missione Futuro Ong opera in Costa D’Avorio a Songon, dove ha allestito un presidio medico ospedaliero d’eccellenza con un reparto ostetrico avanguardistico per l’area, mentre O3 for Africa Onlus privilegia il Benin, collaborando dal 2007 con Fra Lorenzo Priuli, medico missionario religioso del Fatebenefratelli, direttore dell’Ospedale “ST. Jean De Dieu” di Tangueita, donando un generatore di ozono medicale portatile, utilizzato con successo per curare l’ulcera del Buruli, che colpisce in Costa d’Avorio moltissimi bambini, con profonde piaghe sulle gambe e braccia che comportano anche gravi amputazioni.

“L’intento del gemellaggio – spiega il prof. Galoforo – tra Missione Futuro Ong e O3 for Africa Onlus è la strutturazione di progetti relativi all’impiego dell’ozonoterapia. Tale pratica medica possiede un protocollo facilmente riproducibile ed è risultata particolarmente preziosa in territori che necessitano di attivare presidi medici o di supportare quelli già esistenti con macchinari che permettono di erogare cure efficaci a basso costo e sfruttare le altissime proprietà disinfettanti e vascolarizzanti dell’ozono”. E chiarisce: “Infatti l’apparecchiatura necessaria per l’applicazione ha un prezzo approssimativo pari a 15.000 euro ed è facilmente trasportabile. Ogni apparecchio è in grado di curare quotidianamente numerosi pazienti e far fronte alla cura di molteplici patologie infettive e alla disinfezione degli ambienti e alla sanificazione delle acque. Facilmente intuibile, quindi, il potenziale di impiego a favore delle situazioni di svantaggio”.

Il progetto futuro prevede l’acquisizione di nuovi macchinari ozonizzatori, la formazione di personale specialistico preposto all’uso e il potenziamento dei presidi sanitari esistenti, sia in termini di posti letto, che di allargamento e miglioramento del servizio. Ed è tal proposito che è stata avviata una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi: “Un dono in dono” a cura della casa editrice Leucotea di San Remo, che ogni anno sostiene una Onlus, devolvendo una parte dei proventi della vendita di un libro dedicato, con una storia “ad hoc” che sensibilizzi l’opinione pubblica sul tema della solidarietà e sul campo di azione dell’organizzazione non lucrativa. In questa sede, dal prof. Antonio Galoforo è stato proposto “Il canto di Emeline” che racconta attraverso gli occhi di una bambina, il calvario dell’Ulcera del Buruli, con sensibilità e delicatezza, riportando l’esperienza del professore sul campo e spiegando come agisce l’ozonoterapia sul morbo, al costo di soli euro 5.90, di cui un euro sarà devoluto alla Onlus UTAONLUS “Uniti per Tanguiéta e Afagnan”  e dunque ai due ospedali africani del Fatebenefratelli dove opera il medico missionario Fra Lorenzo Priuli.

L’accordo è stato infine siglato alla presenza del dott. Ernesto Carpinteri, presidente dell’AEREC, che ha sostituito la dott.ssa Carmen Seidel – assente per aver contratto la malaria in Costa d’Avorio, dove coordina il presidio medico di Songon e il progetto “donne in cooperativa” per la coltivazione della manioca –  e dell’ambasciatore AEREC per la Costa d’Avorio Claudio Giust e l’ambasciatrice dello Stato Janine Tagliante Saracino. Al termine dell’incontro, dedicato a temi di grande attualità che vertono su salute, sport e medicina preventiva, un approfondimento sulle nuove frontiere dell’economia dopo il G7 e i mercati internazionali di Abu Dhabi e Dubai, sono stati nominati i nuovi accademici AEREC, con la tradizionale cerimonia di ingresso, tra i quali si annovera per “gli eccellenti meriti in ambito medico e universitario” il prof. Luigi Valdenassi, specializzato in idrologia e tossicologia medica, docente al Master di Ossigeno Ozono terapia di Pavia, membro del direttivo SIOOT (Società Scientifica di Ossigeno Ozono Terapia) e già consulente medico sportivo della Sampdoria. 

Una cinquantina circa in tutto “gli eccellenti” accademici nominati, che spaziano nelle professioni più disparate: avvocati internazionali, business manager, ricercatori, imprenditori e chiunque abbia innovato e prodotto valore nel proprio ambito. Tra i più giovani e dal profilo internazionale, spicca anche il dott. Samir Mastaki, brillante manager nato in Italia, con un percorso universitario nelle più prestigiose università americane e lavorativo nel settore Investment Banking presso Morgan&Stanley e altre importanti banche di investimenti, socio-fondatore di Indigo Capital Partners, specializzata in investimenti finanziari con particolare riferimento al mercato russo.

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