Il decalogo antistupro. Le polemiche

ROMA – 10.000 “ Vademecum per la tua sicurezza”, il decalogo antistupro,  da metà luglio era stato diffuso  nella stazioni della metropolitana con tutti i consigli, perché,  la sicurezza – citando il titolo stesso dell’opuscolo – è «un lusso che noi donne oggi vogliamo permetterci». 

Non più un diritto, come ingenuamente pensavamo che fosse, e come pensavano le donne scese in  Piazza Trilussa per  chiedere «una cultura rispettosa delle differenze, non una cultura della paura e dell’odio». Non camminare per strade buie, evitare i parchi di sera, tenere a portata di chiamata sul cellulare il 112 o il 113 e non indossare abiti particolarmente appariscenti quando si deve prendere la metropolitana di sera, perché, come suggerisce nello stesso libretto il sindaco Alemanno,   lo stesso che sulla questione sicurezza ha vinto le elezioni: «Per aiutarvi a sentirvi più sicure, sapendo che non siete sole». 
Il libretto è stato  contestato anche dalla  rivista online Noidonne.org, che lo ha definito «un vademecum contro la libertà personale e un’istigazione alla paura, laddove non addirittura una elencazione scontata di quelle regole di prudenza adatte a tutti, uomini compresi, regole che si insegnano ai bambini (ai quali però, pare, non si insegna che da grandi non devono molestare le donne)». Così anche sul sito  “ Se non ora quando, dove si legge: «E io che pensavo che la sicurezza fosse invece il minimo sindacale! Per tutti, dico. Uomini, e anche donne. E invece no. […]

 

Ora, poiché immagino che questo bignami dell’autodifesa abbia avuto un costo io, se fossi un cittadino che paga le tasse anche a Roma, vorrei sapere quale. Se fossi una donna che abita a Roma invece, chiederei al Signor Sindaco se pensa che sia una cerebrolesa». Hanno scelto invece  il flash mob a Trastevere le donne di “Riprendiamoci la politica”: “ La sicurezza non è un lusso” .  Peccato ulteriore, nelle ultime pagine, il dispositivo PeTra, ovvero un localizzatore GPS, con un tasto d’allarme,  per inviare una richiesta di soccorso ad una centrale operativa attiva 24 ore su 24. Così l’attenta giornalista di Liberazione, Sabrina Deligia: ”Signore mie,  se proprio non ce la fate a starvene chiuse dentro casa al calar del sole, c’è l’amica Petra. Arruolata dal sindaco Alemanno per proteggerci dalla nostra attitudine sciagurata nel voler affrontare le strade da sole e di sera. Per 299,00€ (rateizzabili) Petra sa sempre dove siamo, anche nei luoghi chiusi… (con 49,90€ in più). E’ distribuita da Synaps Technology sponsor del decalogo Antistupro di Alemanno. Petra però ci salva dallo stupratore soltanto se abbiamo pagato l’abbonamento: 24 ore su 24 per 3 mesi costa 33€ ; 6 mesi a 59,4€ e infine 12 mesi a 108€…”

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe