Costa Concordia. Schettino barricato in casa. Codacons: Sequestrare i suoi compensi

META DI SORRENTO (NAPOLI) – E’ barricato nella sua abitazione di Vico San Cristoforo il comandante  Francesco Schettino, che da ieri gli sono stati revocati i domiciliari.

Finestre chiuse e portone sbarrato , mentre il telefono squilla a vuoto. Intanto l’avvocato dell’ufficiale precisa che non c’è nessuna esultanza da parte del suo assistito e fa sapere che Schettino vuole evitare l’assalto mediatico.
Ma dietro questo silenzio si potrebbe celare la solita intervista esclusiva pagata profumatamente. Per questo il presidente Codacons, Carlo Rienzi, commentando le voci sempre più insistenti che
vedrebbero uno Schettino blindato in casa, in attesa di concedersi alle grandi testate a pagamento tuona: «I compensi che il comandante Francesco Schettino riceverà dai mass media italiani e stranieri per eventuali interviste esclusive, devono essere sequestrati a scopo cautelativo».  
«Pensiamo di inoltrare addirittura una richiesta in tal senso alla Procura – prosegue Rienzi -. Riteniamo infatti che i soldi provenienti dai mass media in cambio della concessione di esclusive da parte del comandante, debbano andare integralmente ai parenti delle vittime del naufragio che hanno avviato le azioni in sede civile e penale. A tal fine la magistratura deve sequestrare a scopo cautelativo
eventuali introiti derivanti dalle interviste di Schettino», conclude Rienzi.

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