Botti capodanno. Sequestri e denunce in tutta la penisola. Diveito in 2mila comuni

ROMA –  Nonostante i divieti imposti da qualche comune, continua il commercio abusivo dei famigerati botti di capodanno.

Oggi la Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato una tonnellata di botti ed ha denunciato 10 persone a piede libero alle procure di Roma, Civitavecchia e Velletri per detenzione e vendita abusivi di materiale esplodente.  Il bottino più consistente è stato recuperato ad Ostia, grazie a più interventi dei «baschi verdi» del II gruppo che hanno trovato quasi mezza tonnellata di fuochi in numerosi esercizi commerciali e nell’appartamento di un pregiudicato italiano, in via Vasco de Gama, dove sono stati rinvenuti 280mila pezzi.
Circa 50 chili sono stati recuperati a Manziana dai finanzieri della Compagnia di Civitavecchia, nel corso di un controllo su una rivendita gestita da un cittadino cinese. Altri 50 chili sono stati rinvenuti a Tor Bella Monaca da una pattuglia del Gruppo pronto impiego di Roma che ha sorpreso un ambulante italiano che, su un banchetto di fortuna, era intento alla vendita di artifizi e petardi vari di IV e VI categoria.

La Guardia di finanza a Nocera Inferiore, nel salernitano, ha invece sequestrato oltre 2 quintali di materiale esplodente, costituiti da 2.354 manufatti classificati di V categoria, pericolosi e per i quali ci voglio autorizzazioni apposite per la vendita e la custodia. I ‘bottì proibiti erano all’interno di un terraneo adibito ad abitazione. Un uomo, V.D., 25 anni, è stato denunciato.

A Siracusa è stato rinvenuto del materiale pirico illegale proveniente dalla Russa, per un peso complessivo di 250 chili. La merce era in possesso di un siracusano, titolare di licenza per l’esercizio del mestiere di pirotecnico. L’uomo è stato tuttavia denunciato perchè i ‘bottì russi rientrano in una categoria vietata in Italia. Si tratta di razzi, e in particolare di 4 batterie da 110 colpi, una da 140 colpi, cinque candelotti a innesco elettrico, oltre a cinque scatoloni di petardi e 37 fuochi d’artificio. Il valore complessivo è di circa ottomila euro.

Oltre mezza tonnellata di botti illegali sono stati sequestrati a Napoli, mentre in manette sono finite 3 persone per ldetenzione e vendita di fuochi pirotecnici pericolosi. In particolare, a Ercolano sono stati arrestati Vincenzo Vitagliano, 28enne, del luogo, marittimo, e Natalino Fiengo, 35 anni, disoccupato, ed è stat denunciato in stato di libertà un fabbro incensurato di 27 anni. I tre stavano percorrendo via Cozzolino, portando nel bagagliaio della Lancia Y di Vitagliano ben 230 rendini per un peso complessivo di circa 9 chilogrammi e 12 cipolle per un peso complessivo di 3,5 chili. A Torre del Greco è stato tratto in arresto Palmerino Magliulo, 30 anni, operaio incensurato, che nella sua autocarrozzeria in via Spiaggia del fronte aveva 40 rendini del peso complessivo di 1,6 chilogrammi e prodotti esplodenti di V categoria detenuti abusivamente per un peso complessivo di 18,4 chili. A Sant’Antimo, sul ciglio della via Appia, trovati 3 sacchi di plastica contenenti 250 cipolle del peso complessivo di circa 450 chilogrammi.

I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme hanno scoperto un deposito illegale di «botti», nel pieno centro abitato di Lamezia Terme, e hanno sottoposto a sequestro 144 Kg di fuochi pirotecnici. Il deposito era stato ricavato in un garage privato posto al piano terra di un fabbricato per civile abitazione del popoloso quartiere di Sambiase, di proprietà di un’anziana donna che è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme per i reati connessi alla gestione del deposito di esplosivi senza licenza e in assenza del certificato prevenzione incendi, nonchè per l’omessa denuncia all’autorità di pubblica sicurezza della loro detenzione.

Ancora nella capitale è stata scoperta una  singolare attività, ispirata al modello della «speedy pizza», avviata da un 55enne italiano «intercettato» dagli agenti del Commissariato Monteverde, diretto da Mario Viola, proprio durante uno dei viaggi di consegna. La scoperta è stata fatta nella serata di ieri durante un controllo sul conducente di un’auto in via Fratelli Bandiera: all’interno della vettura i poliziotti hanno intravisto alcune scatole con del materiale pirotecnico. E un esame più accurato del vano bagagli ha permesso di trovare e sequestrare circa 150 chili di fuochi appartenenti alla IV e V categoria.
L’uomo, impegnato a completare il suo tour di consegna pomeridiano, è stato accompagnato in Commissariato Monteverde e denunciato all’autorità giudiziaria. Il materiale sequestrato sarà consegnato per la
custodia al personale specializzato degli artificieri della questura.

Va ricordato che in 2mila comuni italiani esplodere i botti è vietato. 
Le prime città che sono entrate a far parte della lista del divieto dei fuochi, sono le grandi città come Roma, Torino, Firenze, Milano, Venezia, ma anche in molti centri minori i botti sono banditi.
Si rischiano multe fino a 500€ per chi fosse sorpreso a sparare in uno dei comuni in cui vige il divieto.

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