Garfagnana. In duemila fuori casa la notte scorsa per allarme terremoto

LUCCA. Attualmente la situazione è tornata alla normalità, ma c’è ancora paura tra gli abitanti della Garfagnana, la zona della provincia di Lucca, dove ieri sera è scattata un allerta della Protezione Civile, sulla base di una proiezione dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia.

In una nota, si comunicava agli enti locali che nelle ore successive si sarebbero potuti verificare scosse nella zona.  La zona era già stata interessata da una scossa di magnitudo 4.8 il 25 gennaio.

Il messaggio è stato ripreso per primo dall’account twitter del Comune di Castelnuovo («domani 1 febbraio le scuole del territorio comunale saranno chiuse») e da un comunicato della Provincia di Lucca. Centinaia di persone, alcune anche in preda al panico, sono scese in strada, e hanno passato la notte all’aperto. Nella nota della Provincia di Lucca, del resto, si parla espressamente di Castelnuovo come possibile, nuovo «epicentro».

Due mila circa  le persone  quindi che  hanno trascorso la notte scorsa fuori dalle proprie abitazioni, nel territorio di sedici Comuni della Garfagnana e della media valle della provincia di Lucca. Nelle strutture organizzate nelle scuole, nelle palestre e nei palazzetti dello sport hanno dormito circa in 1300. La vita sta ritornando alla normalità, ma c’è paura per l’attività sismica che, ieri, ha fatto registrare tre scosse tra i 2 e i 3 gradi di magnitudo. 

È anche vero che dal 25 gennaio quasi ogni giorno si registra attività sismica, e questo spiega l’avviso mandato ieri dalla Protezione civile agli enti locali, che poi hanno rimbalzato, intorno alle 22, il messaggio in ogni forma possibile.

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