Anziani. 8 famiglie su 10 tagliano badante

ROMA – La crisi economica, per principio, colpisce in particolar modo le fasce della popolazione più debole. Non sono esclusi da questo maledetto circolo vizioso le persone più anziane. Infatti, nel 2013 permettersi in Italia una badante è diventato un ‘lusso’ per l’80% delle famiglie italiane.

La crisi, che riduce le risorse per assistenza pubblica, costringe gli over 75 a sacrifici sempre maggiori per potersi permettere qualcuno che li assista a casa. Ad indicarlo sono stati i dati della prima indagine italiana sulle badanti e sugli anziani, presentata a Torino nel corso del Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria. Datanalysis, l’istituto di ricerche demoscopiche specializzato nell’area Salute, ha condotto questo studio intervistando in tutto il Paese 1500 over 75. I dati che ne sono scaturiti, oltre a confermare che le assistenti familiari sono una necessità per gli anziani con problemi fisici, rappresentano una

presenza apprezzata e indispensabile, anche se un anziano su tre non si fida e teme che possano commettere errori nelle terapie. Una paura fondata, perché solo il 14% di loro ha avuto percorsi
adeguati di formazione sanitaria e il 77% è  di nazionalità straniera: il rischio di sbagli a causa di una scarsa preparazione o per una mancata comprensione delle indicazioni mediche è perciò concreto. Secondo lo studio,  per pagare la badante il 75% degli intervistati hanno detto di aver ridotto qualità e quantità dei cibi e mentre il 45% si dice costretto a chiedere aiuto ai figli. Spesso nemmeno tutti questi sacrifici sono sufficienti. Infatti,  nel corso dell’ultimo anno il 55% degli over 75 ha dovuto ridimensionare l’aiuto dell’assistente familiare, il 25 % addirittura vi ha dovuto rinunciare del tutto. Una famiglia su tre ha perciò ‘tagliato’ definitivamente la badante e così 800 mila anziani non autosufficienti sono a rischio assistenza.
Inoltre, l’indagine mostra che il 66% degli anziani che hanno assunto una badante soffre di due o più malattie croniche: in due casi su tre non vivono neppure da soli, ma i bisogni e le difficoltà nella vita di
tutti i giorni costringono a ricorrere a un aiuto costante, nella maggior parte dei casi durante l’arco delle 24 ore. “In Italia gli anziani non autosufficienti sono più di 2,7 milioni – spiega Giuseppe Paolisso, presidente Sigg – e di questi meno di mezzo milione sono seguiti dai servizi pubblici di assistenza domiciliare con una spesa di circa 5 miliardi l’anno. In pratica, il Ssn sostiene a casa appena un anziano su cinque fra i non autosufficienti, il 5% rispetto al totale della popolazione over 65. Siamo perciò fanalino di coda fra i Paesi europei”.

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