Perugia. Tragedia famigliare, tentato omicidio-suicidio

La donna colpita da un colpo di pistola da parte del compagno è stata operata ma le sue condizioni rimangono gravissime

PERUGIA  – È di quattro feriti gravi – e non di un morto e due feriti, come appreso in precedenza – il bilancio della sparatoria avvenuta stamattina a Ponte Valleceppi, alla periferia nord di Perugia.

Ma la sparatoria prende i contorni di una vera e propria tragedia famigliare.  L’uomo, infatti, un 31enne – secondo una prima ricostruzione – avrebbe sparato alla ex compagna di circa 22 anni e al figlio di 2, oltre che a un’amica della donna che si trovavano a bordo di una Citroen Xsara nera parcheggiata vicino casa. Tutti sarebbero italiani. Poi si sarebbe sparato un colpo alla testa. Tutti risultano ricoverati in condizioni gravissime all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. I carabinieri lavorano per ricostruire il movente del gesto. Secondo una primissima ipotesi ancora al vaglio degli investigatori, non è escluso che alla base del gesto possano esserci stati motivi passionali. 

Si è concluso alle 15.30 l’intervento chirurgico effettuato dai medici della Neurochirurgia dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia sulla donna rimasta ferita alla testa questa mattina. Secondo quanto riporta una nota dell’Azienda ospedaliera, il colpo le ha provocato gravi danni di natura cerebrale. È lei la giovane madre del bimbo di 2 anni anche lui raggiunto dai proiettili sparati dal padre. “Abbiamo effettuato una sorta di toilettatura per l’estrazione di frammenti ossei, conseguenza del gravissimo trauma provocato dal proiettile, entrato dalla parte destra del cranio – spiega attraverso l’ufficio stampa dell’ospedale, il dottor Berardino Vittoria, che ha operato insieme ai neurochirurghi Giovanni Nasone e Stefano Fiorucci -. Tecnicamente l’intervento chirurgico è riuscito, ma non è assolutamente possibile fare previsioni sul decorso clinico, tenuto anche conto che, al momento dell’arrivo in ospedale, la paziente presentava una situazione cerebrale molto critica”. La donna si trova ora nel reparto di Rianimazione le sue conduzioni restano gravissime.
Nella giornata di oggi la stessa equipe procederà a sottoporre ad intervento chirurgico anche l’uomo che ha rivolto l’arma contro se stesso e che, sempre a detta dei sanitari, era quello che, assieme al bambino poi trasferito all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, versava in condizioni più critiche. 

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