Ruby non può parlare. Alla D’Addario non piaceva il bunga bunga

ROMA –  Ruby, la minorenne marocchina, si è rifugiata in un residence alle porte di Genova probabilmente assieme al proprietario di una discoteca dove  si esibiva come cubista.

Molti cronisti hanno tentato di chiamarla al cellulare, ma non ha potuto rispondere in quanto il cellulare le è stato strappato dalle mani. A quel punto subentra la voce di un uomo che chiede gentilmente di non chiamare più. Indubbio che la ragazza sia impaurita per la tempesta che ha scatenato e che forse, visto la sua giovane età, non si aspettava una reazione così interessata da parte della stampa. Ma in ballo c’è il ruolo di una carica istituzionale importantissima per il paese. Insomma per questa faccenda è vista con una certa preoccupazione  e qualcuno già si domanda se la giovane ragazzina non stia subendo delle forti pressioni esterne.

Nel frattempo sulla questione è intervenuta anche l’escort barese Patrizia D’Addario, la quale non sembra più di tanto  meravigliata sulla vicenda. ”Al presidente sono sempre piaciute le donne – ha detto la D’Addario  – anche quando si e’ parlato del mio caso prima ha detto che non mi conosceva, che non si ricordava il mio viso e poi invece ha spiegato che gli piacciono le donne”. ma poi aggiunge che c’è una differenza abnorme tra la sua vicenda e quest’ultima: ”io non ho mai preso soldi, neanche per tutte le interviste che ho rilasciato, invece qui si scopre che ci sono ragazze che prendono piu’ di una busta, e oltre alle buste ricevono regali”.
L’escort barese non può dire se ha conosciuto Ruby, perchè non l’ha mai vista in foto, però parla del famoso bunga bunga: ‘la prima sera sono andata via – ribadisce la D’Addario – perche’ non mi piaceva il contesto, non mi piaceva quello che succedeva. E non sono rimasta e’ perche’ c’era qualcosa in quello che ho visto che non
mi piaceva”.

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