Papa Francesco in Albania. La sfida è ‘globalizzare la solidarietà’. VIDEO

ROMA – Papa Francesco è giunto a Tirana.  L’aereo dell’Alitalia è atterrato all’aeroporto internazionale «Madre Teresa» poco prima delle 9. Questo è  il suo quarto viaggio internazionale ed è la prima visita in un Paese europeo al di fuori dall’Italia.

Francesco accolta da una folla di gente

L’aereo con a bordo Papa Francesco è decollato questa mattina dall’aeroporto romano di Fiumicino. Quella di Francesco sarà una visita lampo di poco più di 10 ore. Con la sua borsa di pelle nera è salito spedito sulla scaletta da dove ha di nuovo salutato i presenti.  L’Albania, ha spiegato Francesco domenica scorsa all’Angelus, “ha tanto sofferto a causa di un terribile regime ateo e ora sta realizzando una pacifica convivenza tra le sue diverse componenti religiose”. 

All’aeroporto di Tirana è stato accolto dal primo ministro albanese Edi Rama. La prima tappa della visita sarà l’incontro con le autorità del Paese al Palazzo Presidenziale.

Nel percorso di 18 chilometri che va dall’aeroporto al palazzo presidenziale, al centro della città, il Pontefice è stato salutato da migliaia di fedeli. La maggior parte delle vie sono state decorate con bandiere vaticane e albanesi. Nel viale principale sono state affisse anche le fotografie dei 40 martiri albanesi morti per la fede. Un clima festoso dunque in un paese che è a maggioranza musulmano, i cattolici sono infatti il 15% della popolazione. 

La pacifica convivenza tra le religioni in Albania è «un bel segno per il mondo». Ha detto Papa Francesco nel saluto ai giornalisti mentre era in volo da Roma a Tirana. «L’Albania è un Paese che ha sofferto tanto», ha sottolineato il Papa, ma che poi «riuscita a trovare una pace con le differenze religiose. E questo è un bel segno per il mondo, il dialogo, la pace e l’equilibrio a favore della governance».

Il messaggio di ringraziamento di Napolitano

Il presidente Giorgio Napolitano in un messaggio di ringraziamento in risposta a quello inviatogli da Papa Francesco prima della partenza, ha dichiarato: «La comunità internazionale guarda con grande interesse» al suo viaggio in Albania, una visita che sarà anche di «grande conforto» a chi lì dedica la propria vita «anche a costo di dolorosi sacrifici, alla promozione del dialogo e della pace in una regione ancora percorsa da tensioni non completamente sopite».

L’omaggio a Madre Teresa di Calcutta

Papa Francesco ha rivolto un pensiero a Madre Teresa di Calcutta, la fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità nota in tutto il mondo per le sue opere missionarie. «La beata Madre Teresa, insieme ai martiri che hanno eroicamente testimoniato la loro fede – a loro va il nostro più alto riconoscimento e la nostra preghiera – certamente gioiscono in Cielo per l’impegno degli uomini e donne di buona volontà nel far rifiorire la società e la Chiesa in Albania», ha detto il pontefice incontrando, nel salone Scanderbeg del Palazzo Presidenziale di Tirana, le Autorità civili, il Corpo Diplomatico e alcuni Capi religiosi dell’Albania, dopo la visita di cortesia al Presidente della Repubblica albanese. 

Papa Francesco: “Nessuno si faccia scudo di Dio per compiere atti di violenza”

Dopo aver lasciato il Palazzo Presidenziale il papa nella jeep bianca scoperta che usa anche in Vaticano, si è recato a Piazza Madre Teresa per la Messa. 

Il Papa salutando una ‘terra di eroi e martiri’  ha pronunciato una forte invettiva, condannando ogni violenza in nome della religione.  «Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e di sopraffazione! Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti fondamentali». Per Bergoglio insomma tra i diritti umani vi è «in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!». L’esempio dell’Albania dimostra che “la pacifica e fruttuosa convivenza tra persone e comunità di religioni diverse è non solo auspicabile, ma concretamente possibile”. Gli estremisti travisano la religione. “Nessuno pensi di farsi scudo di Dio mentre compie atti di violenza”, ammonisce Francesco. “Il rispetto dei diritti umani, tra cui spicca la libertà religiosa e di pensiero” è “condizione preliminare” per sviluppo sociale e economico.

Papa Francesco: “La sfida è globalizzare la solidarietà”

Ha poi parlato di globalizzazione economica e culturale, sottolineando l’importanza di una crescita e sviluppo che siano a disposizione di tutti e non solo di una piccola parte della popolazione, e ha ammonito poi:  «Alla globalizzazione dei mercati è necessario – ha scandito – che corrisponda una globalizzazione della solidarietà». Alla crescita economica, ha raccomandato inoltre, «deve accompagnarsi un maggior rispetto del creato», mentre «insieme ai diritti individuali vanno tutelati quelli delle realtà intermedie tra l’individuo e lo Stato, prima fra tutte la famiglia». Davanti all’Albania che riconquistata la libertà sperimenta un’armoniosa convivenza tra religioni ed etnie diverse, per Francesco, infatti, «si presentano nuove sfide a cui dare risposta.

 

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