Portella delle Ginestre. Commemorazione della strage con Lele Mora. Scoppia la polemica

PALERMO – È polemica sull’iniziativa del sindaco di Piana degli Albanesi (Palermo), Gaetano Caramanno, di inserire la cerimonia di Portella all’interno del programma «Cannoli&Friends», che si terrà a Piana degli Albanesi dal 6 all’8 maggio. Alle manifestazioni sarà presente anche Lele Mora, organizzatore di una delle gare. Sabato 7 alle 11, in occasione della festa del cannolo, è prevista la scopertura di un affresco sul luogo della strage. «È come mettere insieme il sacro con il profano. Bisogna avere rispetto per Portella, non si può accomunare la prima strage di Stato a un evento commerciale, per quanto di richiamo turistico», dichiara il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà.

A Piana degli Albanesi già sono insorti i familiari delle vittime della strage di Portella della Ginestra, che invitano il sindaco di Piana degli Albanesi a rinviare ad una data più consona la presentazione dell’affresco raffigurante Gesù Cristo realizzato in ricordo dei caduti di Portella. Il dipinto sarà inaugurato nel piazzale di Portella della Ginestra e resterà lì all’aperto. «È una provocazione inqualificabile che offende non solo la memoria delle vittime ma anche le persone per bene – dicono i familiari delle vittime, riuniti nell’associazione Ginestra -. Portella per noi è memoria dei morti caduti mentre il cannolo è una festa».

«L’iniziativa del sindaco Gaetano Caramanno – aggiunge Francesco Petrotta, esponente della Camera del Lavoro di Piana e storico – è incomprensibile perché di fatto non aiuta a creare quel clima di concordia tra tutte le componenti della comunità (familiari delle vittime, autorità ecclesiastiche, organizzazioni sindacali, forze politiche ed istituzionali) indispensabile per commemorare degnamente i caduti di Portella del primo maggio 1947». Una dura posizione viene anche dal Papas di Piana Stefano Plescia: «Portella è un avvenimento doloroso che va ricordato in altri modi, con convegni, libri e ricerche, con non certo con una festa del cannolo che è solo uno sciupio di denaro. Sul sangue e sul pianto dei familiari delle vittime no si può organizzare un evento mondano. Come si fa a mettere insieme queste due cose per me è incomprensibile e lo dico come sacerdote e come persona. Non sono favorevole – conclude – a questo spreco di denaro: anzichè dare cannoli gratis, il denaro si può usare in modo più edificante e costruttivo».

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