Arrestato presidente Federacciai Antonio Gozzi. Sono estraneo ai fatti

ROMA – Ieri sera a Bruxelles è stato arrestato per presunte tangenti l’amministratore delegato della Duferco (che ha sede a Lugano) Antonio Gozzi, 61 anni, presidente dell’Entella e di Federacciai.

Gozzi è stato fermato insieme a Massimo Croci, anch’egli dirigente della multinazionale dell’acciaio Duferco, per sospetto di corruzione nei confronti dell’ex primo ministro congolese Adolphe Muzito. Gozzi e Croci erano arrivati dall’Italia  su richiesta del giudice inquirente che in Belgio sta conducendo le indagini sulla presunta corruzione.I due industriali sono sospettati di aver chiesto all’ex ministro della regione Vallonia Serge Kubla, già arrestato lo scorso 24 febbraio e trattenuto per 48ore, intercessioni per facilitare la diversificazione del gruppo nel settore del gioco d’azzardo in Congo e nella metallurgia per il sito di Maluku. Kubla aveva ammesso  di aver dato una busta con 20mila euro alla moglie di Muzito, secondo le sue dichiaraioni, in pagamento di una fattura. Gozzi e Croci,  che compariranno davanti al giudice entro venerdì prossimo per la convalida del mandato d’arresto, si dichiarano totalmente estranei ai fatti, e collaborano pienamente con i giudici, confidando in un rapido accertamento della verità.

Lo afferma la Duferco in una nota, spiegando che  due suoi dirigenti di nazionalità e residenza italiana, Antonio Gozzi e Massimo Croci, sono stati ascoltati ieri dal giudice istruttore Claise di Bruxelles da cui si sono recati spontaneamente per fornire agli inquirenti tutti gli elementi e le informazioni eventualmente in loro possesso, utili alla ricostruzione della verità e si sono resi disponibili per tutto il tempo necessario allo svolgimento delle indagini.Fino  a oggi, il Gruppo Duferco,   al di là di un primo comunicato iniziale, ha preferito mantenere il più stretto riserbo per rispetto al lavoro del Giudice Istruttore e delle indagini in corso. Oggi – si legge in una nota della società – ritiene necessario confermare quanto segue: la totale estraneità del Gruppo Duferco e dei suoi dirigenti a qualunque episodio di corruzione internazionale, nella Repubblica del Congo o in qualunque altro Paese; la rigorosa e severa policy del Gruppo Duferco, fatta di regole organizzative e metodiche di comportamento, volta a prevenire qualsiasi comportamento non corretto non solo da parte dei suoi dirigenti e impiegati, ma anche da parte degli stakeholder, primi fra tutti fornitori e clienti la quarantennale reputazione del Gruppo Duferco nel mercato internazionale dell’acciaio, dell’energia e dello shipping, reputazione mai scalfita da qualsivoglia vicenda o anche singolo episodio meno che corretto.  

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