La Fiom lancia una nuova primavera. LE FOTO

La partecipazione sigla il fallimento di Renzi

ROMA – Rappresentano l’unione delle opposizioni le migliaia di persone giunte a Roma per contestare le politiche di Matteo Renzi nel corteo organizzato dalla Fiom.  Un evento riuscito nel suo intento, capace di dare la netta impressione che la macchina coscienziosa del dissenso politico, della ragione dettata dal buon senso e anche di quella speranza che tuttoggi manca al Paese è più viva che mai. Anzi l’attacco lanciato da Maurizio Landini la dice lunga su un pensiero che corre già da molto tempo nei pensieri degli italiani. 

Il governo Renzi “sta mettendo in pratica le indicazioni che venivano dalla lettera della Bce” inviata nel 2011 e “sta proseguendo come i governi precedenti Monti e Letta e anche con un peggioramento rispetto al governo Berlusconi”, tuona dal palco il leader della Fiom.

Non manca l’attacco frontale all’Esecutivo: “Siamo di fronte a un governo – ha  detto Landini – che ha scelto come interlocutore la Confindustria e non a caso sta applicando ciò che gli imprenditori gli hanno chiesto e sta proseguendo nel solco dei governi precedenti e c’è anche un peggioramento rispetto al governo Berlusconi. Difatti la lettera della Bce del 2011 chiedeva cose molto precise che, guarda caso, che si stanno realizzando oggi. La logica con cui questo governo si  sta muovendo – ha aggiunto Landini – è una logica padronale, pensando che la ripresa sia più facile con i licenziamenti. Questi che sono al governo forse le fabbriche le hanno viste in cartolina, ma non sanno cosa siano. Ci siamo stancati di spot elettorali, di slide e di balle elettorali. Renzi deve mettersi tranquillo noi non siamo qui contro di lui, noi abbiamo l’ambizione di avere delle proposte per dare un futuro all’Italia. Vogliamo batterci per questo nel Paese e pensiamo di avere più consenso di quello che ha il governo””.La manifestazione, partendo nel primo pomeriggio da piazza della Repubblica a Roma.

Al corteo ha partecipato anche una delegazione dei lavoratori della Fincantieri, suscitando la reazione della società che ha ricordato come i salari dei suoi metalmeccanici siano il 30% più alti rispetto al comparto.Landini non ha risparmiato critiche neanche  alla Confindustria, alla quale rinfaccia di essere al governo. “”Lui – ha spiegato il segretario della Fiom riferendosi al presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che ha giudicato la sua una iniziativa politica – lo dice perché è già andato al governo, che sta facendo quello che dice lui, quindi il suo soggetto politico ha già avuto molto successo. Confindustria è meglio che cominci a rinnovare i contratti. Noi nei prossimi giorni presenteremo le nostre piattaforme. Non estenda il modello Fiat e inizi a fare il mestiere che deve fare””.E proprio sul tema della natura politica  della sua iniziativa, il segretario generale della Fiom non ha il minimo dubbio. “”Se uno dice che quella di oggi è una manifestazione politica? Assolutamente sì – ha detto Landini -, fatta da un sindacato che ha delle proposte per rappresentare gli interessi delle persone che lavorano e che non hanno una rappresentanza. Non esisterebbe la Cgil se non fosse anche un soggetto politico. In Italia tutti fanno politica e questa teoria che il sindacato non fa politica è una sciocchezza. Se il sindacato proclama uno sciopero generale contro il governo non è un atto politico? In questo paese tutti hanno fatto politica, compresa Confindustria che è andata dal governo””.””E’ una fase che si apre – ha spiegato Landini – io penso  che oggi sia una bella giornata. Una nuova fase, una nuova primavera. La situazione attuale è evidente: partiamo da un dato molto preoccupante che ha dato l’Istat con 3,5 milioni di disoccupati, di 4 milioni che non cercano neanche un lavoro e un miliardo di ore di cassa integrazione nel 2014. In questi sei anni hanno cessato di esistere 65mila piccole e medie imprese””.””Di fronte a  dati di questa natura – ha sottolineato Landini – bisogna dire la verità: se c’è una piccola ripresa va benissimo, ma noi ci stiamo battendo perché ci siano milioni di assunzioni.  Noi non stiamo qui a difendere cose che non ci sono più, noi siamo qui perché abbiamo un’idea di futuro””.””Abbiamo delle proposte  molto precise – ha concluso il segretario generale della Fiom -, sono proposte che hanno anche un consenso e credo che in questi anni anche dal punto di vista sindacale abbiamo pagato degli errori: la frammentazione del lavoro non l’abbiamo affrontata adeguatamente. Oggi siamo di fronte alla prova che la precarizzazione del lavoro ha tolto i diritti, la novità di oggi è che vogliamo unire il mondo del lavoro””.

Ma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, presente alla manifestazione ha precisato che quella di oggi è un’iniziativa dei lavoratori metalmeccanici in difesa dei loro diritti, come dire: è pur sempre una manifestazione di una categoria, con obiettivi meramente sindacali. “”In questa piazza – ha detto la Camusso – ci sono lavoratori metalmeccanici iscritti alla Cgil, che sono lavoratori giustamente in lotta, perché la Legge delega sul lavoro riduce i diritti, perché vogliono rinnovare il contratto di lavoro e perché sono il settore che ha pagato più pesantemente la crisi in termini di occupazione. Mi pare che sia la risposta sufficiente alla ragione per cui stiamo tutti qui in questa piazza””.  In conclusione la cosidetta “Coalizione sociale” segna in qualche modo un punto di partenza. E forse all’orizzonte è già spuntata una nuova primavera.

Le foto di Luciano di Meo
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