Scuola. Garante boccia il blocco degli scrutini

ROMA – “Allo stato, non c’è alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini, ma, anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilità e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei Sindacati più responsabili”. Lo dice Roberto Alesse, Presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi.

Questo, aggiunge, “è il tempo della responsabilità. E’ necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie. La concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Noi faremo la nostra parte, assicurando il rispetto rigoroso della legge sul diritto di sciopero a tutela degli utenti”.

“Al riguardo,- prosegue – spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”.

Intanto è arrivato oggi in aula alla Camera il ddl “Buona scuola”, il voto finale è atteso per mercoledì. La sinistra Pd ha presentato una serie di emendamenti, su tre punti in particolare: i precari, con la proposta di un piano pluriennale di assunzioni; i “superpoteri” del preside da ridurre; il sistema di finanziamenti privati e di perequazione delle risorse tra le scuole. Tuttavia difficilmente arriverà al voto contrario. Nessun giudizio tranchant, nessun aut aut.

Mentre i sindacati di categoria della scuola hanno invitato i parlamentari ad un confronto pubblico sui temi della riforma. L’appuntamento è per domani, venerdì 15 maggio, alle 16.30 in piazza del Pantheon per l’assemblea pubblica. 

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