Proteste e blocchi a Castellammare di Stabia. Il Sindaco chiede l’intervento dell’esercito

NAPOLI – Tensione a Castellammare di Stabia dove la protesta degli operai della Fincantieri non accenna a placarsi. Oggi giornata di blocchi stradali e ferroviari, negozi chiusi e presidi nei pressi del Comune tanto che il sindaco Luigi Bobbio ha chiesto l’intervento dell’esercito. “La situazione sta diventando insostenibile.

Da questa mattina sono in atto azioni sovversive in città. La protesta degli operai deve assolutamente rientrare e restare nei limiti della legalità. Chiedo, in maniera accorata, al prefetto di concentrare ora, subito, a Castellammare di Stabia tutte le forze necessarie a recuperare il controllo della piazza e a ripristinare la legalità. Un solo attimo di ritardo potrebbe far arrivare le cose troppo oltre. Se necessario coinvolgere l’Esercito. Chiedo allo Stato, in tutte le sue articolazioni, di non lasciare sola la città di Castellammare” ha dichiarato il primo cittadino. Ieri ci sono stati momenti di tensione dopo che 100 lavoratori hanno organizzato un presidio permanente in Comune.

Dopo l’annuncio che la Fincantieri manderà a casa 2.500 operai fra Napoli, Genova e Palermo le manifestazioni di protesta hanno assunto toni accesi. Per risolvere la questione, difficile e dagli esiti incerti, il Consiglio Comunale di Sorrento ha approvato all’unanimità una delibera per chiedere un intervento urgente dei ministri del lavoro, delle politiche sociali e dello sviluppo economico, e l’intervento della Regione Campania. Stefano Caldoro, presidente di Regione, ha già detto che parteciperà al tavolo Fincantieri-sindacati convocato dal ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani per il 3 giugno a Roma. “La mobilitazione non si fermerà finché non avremo certezze sul prosieguo dell’attività del cantiere e sulla continuazione della realizzazione delle navi per garantire i lavoratori di Fincantieri e del suo indotto”, spiega Giovanni Sgambati, segretario della UILM Campania. Un pacchetto di 8 ore di sciopero, è la mobilitazione decisa dai tre sindacati di categoria FIOM, FIM e UILM. Gli scioperi saranno effettuati secondo modalità decise a livello territoriale.            
“Credo che si stia commettendo un delitto dal punto di vista della storia industriale di questo Paese. Un delitto particolarmente insopportabile. Lo dico sentendo una grande solidarietà nei confronti dei lavoratori di Fincantieri. Quello che sta facendo l’azienda è vergognoso. Ed è scandaloso il governo nella propria latitanza, di fronte a ciò che rischia di cominciare: l’effetto domino che può schiantare il settore della cantieristica navale in Italia”, ha dichiarato il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Nichi Vendola.

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