Trivelle. Referendari fanno ricorso.

ROMA  – I promotori del referendum del 17 aprile e le associazioni del Comitato per il sì presenteranno un ricorso al Mise per chiedere il blocco immediato di cinque concessioni estrattive entro le 12 miglia “scadute da anni”.

Un atto probabilmente dovuto, visto  i giorni che hanno preceduto il referendum, il boicottaggio e le drisioni per il non raggiungimento del quorum.

«La norma rimasta in vigore è illegittima perché fa in modo che solo pochi possano estrarre senza alcuna scadenza gas e petrolio entro le 12 miglia marine, estromette quindi dal gioco della libera concorrenza tutti gli altri operatori del mercato – segnala il giurista Enzo Di Salvatore – È stata presentata  un’interrogazione alla Commissione europea per chiedere di aprire nei confronti dell’Italia una procedura di infrazione per violazione delle regole sulla libera concorrenza». Altra questione da risolvere, quella relativa a cinque concessioni di estrazione già scadute. «Il governo non le ha prorogate formalmente né ha vietato l’estrazione. Alcune associazioni presenteranno una diffida al Ministero dello sviluppo economico affinché chiuda quei procedimenti», aggiunge il giurista Enzo Di Salvatore.

 

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