Yacht di lusso. Scoperta evasione per 18,5milioni

MILANO – A conclusione di una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società di Montichiari, in provincia di Brescia, operante nel settore del commercio all’ingrosso di imbarcazioni da diporto tipo ”yacht”, la Tenenza della Guardia di  Finanza di Desenzano del Garda ha scoperto un’evasione fiscale di oltre 18,5 milioni di euro sottratti a tassazione e l”emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 1 milione e quattrocentomila euro. 

Tutto è iniziato poco più di due anni fa con l’effettuazione di un ”controllo incrociato” richiesto da un altro reparto del Corpo, al cui esito è emerso che, per i periodi d”imposta 2009 e 2010, l’impresa in questione, oltre a non presentare le dichiarazioni annuali, per rendere difficoltosa la ricostruzione del reale volume d”affari aveva distrutto e occultato tutta la documentazione amministrativo contabile. Per questa condotta, di rilevanza penale, il legale rappresentante è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brescia. E” stata quindi intrapresa quindi la ricostruzione del volume d”affari e dei ricavi sottratti a tassazione dall’impresa, realizzata prevalentemente attraverso controlli incrociati rivolti ad altre società che avevano intrattenuto rapporti commerciali con la verificata e completata con la disamina di documentazione bancaria acquisita nell’ambito dell’attività ispettiva. 

In conclusione, in relazione a soli due anni di operatività (2009 e 2010), i finanzieri desenzanesi hanno appurato che la società ha effettuato cessioni e lavorazioni di ammodernamento di lussuosi ”yacht” per oltre 18.500.000,00 euro (a fronte di costi per soli 7.000.000 di euro) senza presentare le dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, dell”Iva e dell’Irap, così qualificandosi ”evasore totale”, ed ha emesso, nei confronti di un soggetto economico ligure, fatture per operazioni inesistenti per circa 1.400.000,00 euro. Con queste modalità, l’impresa verificata ha sottratto complessivamente all”imposizione circa 20.000.000 di euro, su cui avrebbe dovuto corrispondere, al netto del costo rilevato, un”Ires di circa 3.200.000 euro, Irap per 209.000 euro (riferita solo al 2010) ed Iva per circa 4.000.000 di euro. Oltre a dover corrispondere le imposte evase e le sanzioni amministrative che vanno dal 100 al 200% della corrispondente imposta evasa, il legale rappresentante della verificata è stato infine denunciato alla locale Autorità Giudiziaria anche per i reati di omessa dichiarazione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. 

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