Ilva: morte operaio. Scatta l’inchiesta 12 indagati

ROMA – Sono 12, tra rappresentanti dell’Ilva e della ditta dell’appalto per cui lavorava, le persone indagate dalla Procura di Taranto per l’incidente che si e’ verificato sabato mattina, poco prima delle 7, nell’area esterna dell’Afo4 dello stabilimento Ilva in cui e’ morto Giacomo Campo, 25enne operaio della Steel service. Gli avvisi di garanzia, con le ipotesi di omicidio colposo e altri reati in materia di infortunistica, sono stati firmati dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile. 

Per la ricostruzione della dinamica dell’infortunio mortale e’ stato nominato l’ingegner Maurizio Scudella. L’operaio, che avrebbe dovuto pulire l’area dalla polvere prodotta dalla dispersione del minerale, e’ rimasto schiacciato tra un nastro trasportatore e il rullo. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil di Taranto hanno proclamato uno sciopero di tutti i lavoratori dipendenti delle imprese degli appalti pulizie civili e industriali a partire dalle 5 di oggi fino alle ore 7 di domani. Questa mattina, inoltre, di fronte all’ingresso portinerie imprese dello stabilimento Ilva di Taranto, si e’ svolta un’assemblea sindacale dei lavoratori dipendenti delle imprese appaltatrici dei servizi di pulizie civili e industriali. L’Ilva in amministrazione straordinaria ha convocato a Roma i sindacati per mercoledi’ 21 settembre. Lo scopo e’ di discutere degli interventi di manutenzione e della sicurezza. Nello stesso giorno ci sara’, per un’ora, lo sciopero nazionale generale dei metalmeccanici che protestano per le troppe morti sul lavoro che si verificano ogni anno in Italia. 

Parte lo sciopero impresa di pulizie

Intanto dalle 5 di stamattina e’ in corso lo sciopero, nell’Ilva di Taranto, dei lavoratori delle imprese appaltatrici di pulizie industriali e civili nel siderurgico. Terminera’ alle 7 di domani. E’ indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil trasporti. Dalle 6.30 alle 9 di oggi gli stessi sindacati hanno anche indetto un’assemblea difronte all’ingresso della portineria delle imprese. “Ancora una volta – dicono i sindacati dei servizi – rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni della sicurezza in fabbrica e rimarchiamo le oggettive carenze organizzative piu’ volte denunciate come organizzazioni sindacali presenti nello stabilimento Ilva”. E oggi si riuniscono anche Fim, Fiom e Uilm per valutare, dopo lo sciopero dei dipendenti Ilva, cosa fare per l’indotto metalmeccanico che sabato non e’ stato coinvolto nell’astensione dal lavoro. All’Ilva, infatti, da mezzogiorno di sabato sino alle 7 di ieri mattina c’e’ stato lo sciopero dei lavoratori diretti dello stabilimento.

Mercoledi’, invece, i commissari dell’Ilva, Gnudi, Laghi e Carrubba, saranno ascoltati alle 14 dalla commissione Attivita’ produttive della Camera presieduta da Guglielmo Epifani (Pd). Si tratta di un’audizione gia’ programmata sulla cessione dell’azienda a nuovi privati dopo Riva ma dopo quanto accaduto, e’ evidente che il tema della sicurezza sul lavoro sara’ in primo piano nel confronto in Parlamento. Alle 18, poi, i sindacati metalmeccanici vedranno i commissari dell’azienda. I sindacati porranno l’insieme dei problemi che oggi rappresenta l’Ilva a partire dalla sicurezza sul lavoro per la quale e’ molto forte la richiesta di misure immediate e concrete. Mercoledi’ infine un’ora di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche italiane per rilanciare il tema sicurezza sul lavoro su iniziativa di Fim, Fiom e Uilm nazionali. 

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