Evasione da Rebibbia, caccia aperta ai 3 fuggitivi

ROMA  – Sono 3 uomini albanesi di 40, 38 e 35 anni che nella prima mattinata di ieri sono scappati dalla Casa Circondariale di Rebibbia, ne da notizia il sindacato FNS CISL della Polizia Penitenziaria. 

Una fuga da film quella organizzata ieri mattina intorno alle 6.00 dai tre detenuti, che dopo aver segato le sbarre della loro cella si sono calati con delle corde fatte di lenzuola  e manici di scopa dal muro di cinta che da su Via Tiburtina. Da quello stesso punto e con lo stesso sistema lo scorso febbraio erano evasi due cittadini rumeni condannati per omicidio. 

I tre evasi sono Ilir Pere, 40 anni, condannato per traffico di droga e armi e per tentato omicidio con fine pena nel 2041, Mikel Hasanbelli, 38 anni, in carcere per sfruttamento della prostituzione e traffico di droga con fine pena nel 2020, e Basho Tesi, 35 anni, condannato all’ergastolo per omicidio, armi e sfruttamento della prostituzione. 

L’evasione è avvenuta dal settore G9 di Rebibbia Nuovo Carcere, si presuppone che i tre avessero pianificato la fuga da tempo e che abbiano approfittato della situazione di confusione generata dal trasferimento di 39 detenuti dal Carcere di Camerino, danneggiato dal terremoto dello scorso mercoledì. Sono stati in grado di aggirare i controlli mettendo dei fantocci nei letti e coprendo con una maglietta appesa il varco creato tra le sbarre della finestra.

Nelle parole di  Donato Capece, segretario nazionale del sindacato della polizia penitenziaria  è chiara l’accusa per la mancanza di personale e fondi per migliorare i sistemi di sicurezza “Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che ha 7mila agenti in meno”. 

E’ caccia aperta ai tre fuggitivi, la segnalazione è stata diramata a tutti I corpi di polizia, sono al vaglio degli investigatori i filmati delle telecamere di sorveglianza per stabilire se ad attenderli per favorire la fuga ci fossero complici. 

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