Ai Castelli Romani scuole “congelate”, continua l’emergenza

ROMA – Gelo nelle scuole non solo di Roma ma anche dei Castelli Romani, dove da giorni ormai i ragazzi degli istituti superiori sono costretti a disertare le lezioni a causa delle temperature “glaciali” all’interno delle classi. 

Il 10 gennaio una delegazione di studenti è stata ricevuta dal sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, dal Vice sindaco Maurizio Sementilli e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Zappieri. Nella sede comunale i ragazzi hanno manifestato “educatamente” la loro indignazione a fronte di condizioni climatiche davvero insostenibili all’interno delle aule. Ma a poco è valsa la protesta, visto che ad oggi la situazione rimane stazionaria e quindi irrisolta in un continuo rimpallo di responsabilità. 

Marini ha commentato: “Siamo solidali e partecipi delle problematiche manifestate dagli studenti delle scuole superiori del territorio. I ragazzi sono consapevoli che la competenza è della Città Metropolitana di Roma Capitale. La nostra Amministrazione, perfettamente consapevole delle problematiche conseguenti alle condizioni meteo e ai rischi legati al gelo, ha lavorato ininterrottamente per garantire il regolare svolgimento dell’attività didattica nelle scuole di competenza comunale. Dispiace constatare – ha concluso il primo cittadino – che le stesse attenzioni e le stesse modalità operative non siano state messe in atto dai responsabili della Città Metropolitana di Roma Capitale”. 

Sulla vicenda si è espresso anche il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre che, in un post su Facebook, scrive: “È ormai passata quasi una settimana dall’apertura delle scuole e non si placa l’emergenza freddo nelle classi. Cosa bisogna fare per garantire ai nostri ragazzi condizioni quantomeno decenti per poter seguire le lezioni? Sono giorni che gli studenti dei vari istituti superiori dei Castelli o non entrano a scuola per il troppo freddo o sono costretti a seguire le lezioni in condizioni disumane. Molte, troppe le scuole al gelo: il Cicerone e il Buonarroti a Frascati, il Touschek a Grottaferrata, il Foscolo e il Garrone ad Albano, il Pertini a Genzano, il Joyce ad Ariccia, solo per citare quelle con maggiori disagi. In una condizione climatica così eccezionale – prosegue ancora Astorre – e che perdura da inizio anno, si sarebbe dovuti intervenire ben prima della riapertura delle scuole. Perché non è stato fatto? Chi amministra la Città metropolitana e che ha, dunque, competenza sugli istituti superiori a cosa sta pensando? Domani alle 9 si riunirà il Consiglio metropolitano, mi auguro che si affronti con sollecitudine anche questo serio problema, soprattutto perché la morsa del gelo non accenna a diminuire e ai Castelli si fa serio anche il rischio neve. Spero che chi di dovere intervenga quanto prima per garantire ai nostri ragazzi e agli insegnati le condizioni adeguate alla ripresa regolare delle lezioni” conclude il senatore.

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